Pranzo di lavoro a Roma, ora c’è EMME per smartworking e cucina tipica
11 Novembre 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Coniugare lavoro, convivialità, smartworking, business e ottima cucina da ora è possibile: Emme Restaurant diventa lo Smartplace nel cuore della capitale per un pranzo di lavoro a Roma, tipico e utile. Il salotto su via Margutta offrirà ospitalità per lo smartworking ai businessmen in trasferta di lavoro nella Capitale. Rinnovata la proposta per il pranzo con primi piatti e “sfizi” che attingono alla tradizione insieme a insalate, verdure e bevande energetiche e rinfrescanti a base di frutti e ortaggi per chi ama uno stile di vita salutare.
Non solo ristorante gourmet e perfetto per un pranzo di lavoro a Roma, dunque, ma anche il più bell’ufficio digitale a disposizione di chi è in trasferta nella Capitale. Chiunque si trovasse a Roma per business o svago e avesse bisogno di una postazione di lavoro dotata di connessione Wi-Fi in un ambiente rilassante e unico nel pieno del Tridente potrà accomodarsi nei salottini di Emme Restaurant o nel suggestivo “Giardino segreto” all’interno del locale collocato nel Boutique Hotel “Margutta 19”.
Negli orari intermedi tra breakfast e pranzo e nel pomeriggio dopopranzo fino all’orario di cena, Emme metterà infatti a disposizione dei suoi ospiti i suoi spazi con postazioni di lavoro Smart per consentire a chi ne ha bisogno di essere connesso e di utilizzare quelle ore per mettere a frutto tutta la giornata trascorsa in trasferta, organizzando magari anche meeting di lavoro. Troverà ad accoglierlo un ambiente tranquillo e unico, con un dehor intimo e suggestivo in via Margutta, nella strada consacrata all’arte e al cinema, ai piedi di Villa Borghese, a due passi da piazza di Spagna e da piazza del Popolo. Gli ospiti smart potranno anche fare un break sorseggiando un caffè o uno dei tea selezionati o ancora le fresche, vitaminiche e dietetiche centrifughe e gli smoothies a base di frutta e verdure, sgranocchiando gli spuntini dolci e salati della casa, snack dal sapore italiano e internazionale. Accanto a questo, naturalmente, Emme offre una proposta rinnovata e saporita per il pranzo con primi piatti e “sfizi” che attingono alla tradizione, insieme a carni bianche e rosse da allevamenti del Lazio cucinate in modo leggero e gustoso, insalate, verdure e bevande energetiche e rinfrescanti a base di frutti e ortaggi per chi ama uno stile di vita salutare. Innovativo e gourmet ma nel rispetto della tradizione il menu della cena, sempre legato alla stagionalità e a materie prime di filiera corta.
“EMME – spiega Alberto Moncada – si propone come il ristorante in cui il pubblico italiano e straniero entra in un salotto accogliente che apre allo sguardo un giardino segreto, dentro una cornice esclusiva alle pendici di Villa Borghese per celebrare il rito del pranzo o della cena o per un aperitivo sentendosi assolutamente a casa propria. Ai nostri clienti romani e internazionali – aggiunge Moncada – e anche a chi si trova a Roma per lavoro, vogliamo l’esperienza di offrire l’esperienza di un ristorante piacevole e giovane in un’atmosfera rilassante, anche per trascorrere qualche ora di lavoro smart, in un luogo come via Margutta che tutti amano come se fosse un pezzo della propria storia. Una sfida affascinante ed emozionante”.
Dunque Emme Restaurant è sinonimo di novità sia per la ristorazione sia per l’ospitalità tout court grazie alla storia della famiglia Moncada, proprietaria del Boutique Hotel “Margutta 19” e di Emme Restaurant. Alberto Moncada, dal grande talento espresso nel mondo dell’ospitalità, ha deciso di lanciarsi nella nuova impresa di aprire un ristorante dalla visione innovativa. Al fianco del patron agirà il giovane Giovanni Moncada, figlio di Alberto. In veste di consulente della proprietà, Giovanni Moncada metterà a disposizione tutta la sua competenza (è laureato in Business administration e Global hospitality management nella prestigiosa Scuola di “Les Roches”, in Svizzera) e la sua profonda conoscenza della ristorazione internazionale maturata in più di sei anni di esperienze lavorative in ristoranti stellati in giro per il mondo. Abilità creativa e sensibilità culturale che Giovanni Moncada trasfonde nella filosofia culinaria e nello stile di accoglienza di Emme.
La Brigata è guidata dallo chef Daniele Ladaga e si avvale della “dolce” sapienza della pastry chef Maria Chiara Serges. La proposta culinaria di EMME è rigorosamente attenta alla qualità delle materie prime, attinge al meglio delle produzioni agroalimentari a filiera corta, ed esalta i profumi e i sapori della stagionalità. Da questa filosofia nascono due distinte selezioni per il pranzo e per la cena che permettono ai gourmet di vivere un’esperienza unica ed esclusiva di gusto, un’emozione intensa che comincia percorrendo a piedi via Margutta, ammaliati e con gli occhi all’insù, e che si completa a tavola.
Anche la Carta dei vini proposta da EMME Restaurant offre una scelta accurata ed equilibrata di etichette che permetterà di soddisfare ogni tipo di palato per un perfetto pranzo di lavoro di Roma. L’idea di EMME è di fare ricerca includendo nella Carta le migliori bottiglie di storici produttori delle diverse realtà enologiche italiane che in questi ultimi anni hanno lavorato per perpetuare la loro tradizione vinicola. Nei programmi anche l’organizzazione di serate dedicate a prodotti e vini di eccellenza presentati dalle aziende produttrici per creare interessanti opportunità di dialogo tra le diverse culture enogastronomiche.
Lo Chef Daniele Ladaga: La grande passione fin da bambino lo spinge a lavorare nei ristoranti vicino casa, terminati gli studi si diploma all’Istituto alberghiero Ipssar Artusi di Roma. La sua esperienza comincia lavorando con lo chef Salvatore Bianco; prosegue alla Siriola di San Cassiano sotto lo chef stellato Claudio Melis; successivamente è al Capofaro Malvasia & Resort con Riccardo di Giacinto, per lavorare con Antonello Colonna. Nei tre anni precedenti ha diretto la brigata ristorante Madeleine.
La Pastry Chef Maria Chiara Serges: Pasticciera e decoratrice tra le sue meravigliose esperienze annovera Heinz Beck alla Pergola a Roma e un anno a Parigi all’Atelier Etoile di Joel Robuchon.