Praticare yoga a casa: tutti i consigli dell'esperta

Praticare yoga a casa: tutti i consigli dell’esperta

9 Aprile 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Praticare yoga a casa è diventata una realtà per molti a causa dell’emergenza coronavirus. La necessità di rimanere all’interno delle mura domestiche non deve però scoraggiarci. Possiamo sfruttare spazi della nostra abitazione, trovando del tempo da dedicare a noi stessi.

Per non sbagliare approccio alla pratica casalinga abbiamo chiesto aiuto a Martina Rando, insegnate certificata di Hatha e Vinyasa yoga, nonché fondatrice della community Ready Set Yoga e autrice, insieme a Martina Sergi, del libroSmart yoga. Tecniche e posture per appassionarsi e migliorare sempre“.

1)Martina, partiamo dalla location e dall’orario. Come individuare il giusto angolo di casa per praticare yoga e a che ora del giorno è meglio esercitarsi?

M: “Non c’è una combinazione perfetta a mio avviso. L’unica cosa che consiglio è quella di individuare un orario che nella propria routine quotidiana sapete di potere dedicare a voi stessi. Quindi se per esempio siete in smart working, praticate prima o dopo, quando non avete il pensiero di dover rispondere ad una call o simili. Lo stesso vale per lo spazio dove praticate, scegliete un posto tranquillo, preferibilmente dove ci siete solo voi. Personalmente preferisco avere un ambiente ordinato intorno a me quando pratico perché mi aiuta a mettere ordine anche dentro”. 

2)Prima di dedicarsi a uno yoga più impegnativo dal punto di vista fisico come il tuo, c’è bisogno di avere una preparazione atletica alle spalle?

M: “Io pratico Vinyasa, la forma esteriore della mia pratica è data da anni di yoga. Ci sono tante cose che io stessa ancora non posso fare o che magari non vanno d’accordo con la mia conformazione genetica. Non c’è un livello da raggiungere o una forma esteriore da riprodurre, tutti possiamo praticare lo stesso yoga adattando la pratica al nostro corpo e mai viceversa. Nessuna preparazione atletica è richiesta, costanza e pratica danno i loro frutti, sul corpo e soprattutto sulla mente”.

3)Chi è alle prime armi come può iniziare a muoversi? Quali asana consigli in questa fase di quarantena in cui l’insegnante non è fisicamente al nostro fianco?

M: “Per cominciare seguite delle classi livello base sul web, io per esempio ho delle classi su youtube introduttive. Il mio intero programma #readysetyoga splits edition è per aiutare le persone a costruire la loro autonoma pratica a casa in sicurezza. Non ci sono delle pose più o meno facili o pericolose, ogni posa se eseguita a casa deve essere eseguita con cautela e con grande ascolto del proprio corpo, cerchiamo di non sforzare i nostri limiti, di imparare e stare bene ma sempre rispettando il nostro corpo”.

4)In generale, dopo una lunga fase di inattività sportiva, quali consigli hai per recuperare elasticità muscolare? Quanto tempo dovremmo dedicare all’allenamento prima di tornare a fare una spaccata?

M: “Se si è stati a lungo a riposo direi che cominciare con poco e spesso è la cosa migliore. Non sovraccaricare il corpo eccessivamente e dargli il tempo di recuperare per bene. Per la spaccata la domanda non ha una risposta unica, dipende dal proprio background sportivo, dalla propria flessibilità naturale e dalla costanza”.

5)Quali altre attività fisiche sono utili per potenziare i risultati della pratica?

M: “A livello fisico la pratica dello yoga ha diverse forme e stili. Ci sono stili più dinamici e altri più statici, stili più basati sulla forza altri sulla respirazione. Ritengo che già integrare diversi stili di yoga tra di loro sia un buon modo per rendere più varia e completa la propria attività fisica e non solo. Allo stesso tempo io credo fermamente che il corpo abbia bisogno di stimoli diversi, per questo integro la mia pratica yoga con altri sport come sollevamento pesi e attività di danza/cardio. Queste attività mi servono per costruire forza in maniera diversa ma anche per sfogare la “necessità” di muovermi in attività diverse dallo yoga. La mia pratica diventa così un momento solo per me”.

6)Sei un’insegnante di successo, seguitissima anche sui social. Quando è iniziata la tua passione per questa disciplina millenaria?

M: “Ho cominciato a fare yoga circa 5 anni fa, al ritorno da un anno in Cina. Ero fisicamente molto provata e avevo bisogno di qualcosa per rimettermi in salute e per alleviare lo stress durante il periodo della tesi di laurea magistrale. Un po’ per caso ho trovato lo yoga sui social e ho voluto provare delle lezioni, mi sono subito innamorata”.

7)Come ha cambiato il tuo approccio alla vita?

M: “In generale direi che sono meno nevrotica, più calma e positiva. Sono diventata più aperta e comprensiva nei confronti degli altri e mi sento più moderata ed equilibrata, soprattutto nelle emozioni. Quello che dico spesso è che non credo che lo yoga abbia fatto scomparire le mie ansie o stress ma di sicuro mi ha fornito gli strumenti per affrontare tutte queste situazioni e ritrovare il mio equilibrio ogni volta”.

8)Le tue lezioni sono international. Oltre all’Italia, da quale Paese del mondo ti seguono di più?

M: “Oltre all’Italia sono molto seguita negli Stati Uniti, UK e generalmente in Europa”.

9)Le domande più frequenti (e imbarazzanti) che ricevi dai tuoi follower?

M: “Ricevo spesso domande su come risolvere problemi di natura fisica, a cui solitamente rispondo dicendo che non sono un medico e che quindi purtroppo non posso aiutare. Devo dire che non ricevo molto domande imbarazzanti. Alcune a volte possono sembrare un po’ ovvie, ma penso sia normale. In generale mi fa piacere ricevere domande da parte di chi mi segue”.

10)Qual è il primo posto del mondo in cui ti recherai per praticare quando tutti torneremo a viaggiare?

M: “Viaggiando per lavoro, appena potrò tornare a viaggiare dovrò andare a recuperare intanto tutti i workshop e ritiri che ho dovuto cancellare quindi nella lista: UK, Vienna, Grecia nell’immediato e sicuramente qualche altra tappa in Italia. Per me stessa vorrei tornare a Bali il prima possibile, sento che è il posto dove ho bisogno di andare dopo tutto questo. Avevamo anche in ballo un viaggio in Giappone con il mio compagno, quindi spero che avremo modo di fare anche quello appena possibile”.

11)Segui un particolare tipo di dieta? Quali peccati di gola ti concedi e quali cibi non entrano mai nella tua dispensa?

M: “Seguo una dieta molto salutare ed equilibrata. Nella mia dispensa non manca mai il cioccolato fondente, perché a chi non piace il cioccolato? Ma ho sempre anche delle farine gluten free, così posso cucinare quello che mi viene in mente dal dolce al salato. Direi che quello che io non ho mai, perché sono intollerante, sono le cipolle, e in generale sono un cibo che infiamma molto l’intestino”.

12)Ultima domanda. Yoga di coppia. Promosso o bocciato?

M: “Credo che lo yoga di coppia sia molto divertente e un modo bello di entrare a contatto gli altri. Ci aiuta a dialogare, ascoltarci e rispettarci a vicenda, quindi per me assolutamente si. Dopotutto yoga è prima di tutto unione!”.

Silvia Di Pasquale

 

 

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