Regali di Natale sostenibili ed etici, per rimettere in circolo il valore
13 Dicembre 2022 - di Claudia Montanari
Dal libro nella libreria indipendente all’abbigliamento nel laboratorio di moda etica, sono tante le idee per dei regali di Natale sostenibili e che fanno bene. Vediamone alcuni.
Tempo di regali di Natale e in tanti cercano idee originali particolari ma a spesa contenuta, la classica idea per fare un regalo gradito ma senza spendere troppo. Destinare il budget per i regali di Natale, quest’anno forse con meno risorse a disposizione o comunque con una propensione al risparmio dovendo fare i conti con i rincari di ogni sorta, dalle spese di riscaldamento a quelle per la benzina, non è cosa da fare con leggerezza. Ma una soluzione, a ben guardare, si può trovare.
Quando facciamo la spesa determiniamo un orientamento nel mercato, siamo parte attiva del sistema molto più di quanto a volte riteniamo, la stessa cosa vale per i regali da mettere sotto l’albero. Possiamo fare la differenza scegliendo di comprare cose belle, gradite ma che rimettono in circolo valore economico e sociale. Come? Pensando attentamente a chi diamo i nostri soldi per i doni, quasi sempre ci sono diverse opzioni ed essere consapevoli su cosa destiniamo queste risorse e a chi può fare la differenza.
Regali di Natale sostenibili, qualche esempio
Un libro è sempre per definizione un bel regalo, ci apre culturalmente la testa, ma dove andarlo a comprare può fare la differenza. Scegliere una libreria indipendente, una piccola libreria di quartiere è qualcosa che da ancora più valore al nostro acquisto poichè contribuisce a garantire quel posto. Ecco dunque che questo è un plus, aggiunge valore al nostro dono. E se siamo indecisi sul titolo, certamente ci sarà modo di acquistare anche lì una card, un buono da spendere.
Ciascuno di noi conosce questi negozi di prossimità, magari non avranno in esposizione l’universo mondo dei libri usciti, come capita nelle grandi catene ma molto probabilmente troveremo personale che il titolo che cerchiamo o che ci propone se non lo conosciamo o siamo indecisi lo ha forse letto. Magari è quella stessa piccola libreria, sempre a rischio chiusura non dimentichiamo, che è retta da persone con grande passione e cultura per i volumi di carta e che si dannano per ospitare autori o attività di reading che possano restituire al pubblico la magia della parola.
Un esempio che vale per tutte le altre: a Roma San Giovanni proprio davanti l’obelisco la libreria Coreander con Marco e Cristina quel tipo di librai attenti. in ogni città ci sarà qualcosa di simile e dal portale Bookdealer che recensisce librerie indipendenti ciascuno potrà trovare la propria.
Scegliere il negozio di prossimità
Il libro è un regalo classico ma sulla falsariga del negozio di prossimità, di indipendenza dai grandi brand e dalle catene, si può scegliere qualunque altra cosa, dalla bottiglia di vino (meglio in una enoteca aperta da qualche appassionato, meglio se giovane, con consulenza inclusa che da un portale e-commerce) all’abbigliamento. Si può partire dal budget e da lì andare a pescare tra i tanti artigiani che sono uno dei vanti del nostro territorio, in laboratori di moda etica dove si lavora recuperando materiali di riciclo, creando opportunità di lavoro.
In tante città le aree di shopping natalizio artigianale sono una bella realtà che cresce ogni anno di più: acquistare in questi mercatini natalizi cose fatte a mano, frutto di idee, è una ottima scelta e per loro è sopravvivenza. Non solo, se decidiamo di dare fiducia ad un giovane talento, una ragazza o un ragazzo che fa orecchini e collane o cartoline e poster disegnati a mano con una grafia non banale e creativa, diamo la possibilità di credere in loro stessi, di renderli autonomi economicamente, di far trovare loro la strada. Pensiamo a questo quando decidiamo un acquisto, non è affatto secondario.
Regali di Natale sostenibili, pensiamo alle organizzazioni no profit
Saremo davvero utili, così come acquistare dalle organizzazioni no profit. Tra gli esempi il Touring club italiano, una realtà storica del nostro paese, scegliere tra quei regali sarà un modo per sostenere concretamente i progetti, come pure regalare la tessera del Fai, fa diventare sostenitore del fondo ambiente italiano.
Gli esempi possono essere anche altri addentrandosi più direttamente nel regalo solidale: anche qui è un modo per spendere bene i nostri soldi del Natale. Gli empori delle ong sono dei piccoli tesori da aprire: comprare quei manufatti da ogni parte del mondo significa aiutare quelle comunità e finanziare le organizzazioni, una circolarità di valori che in questo periodo di feste è ancora di più una pratica da abbracciare.
Dal negozio di Natale di Emergency per fare un esempio si acquistano tra gli altri prodotti di artigianato proveniente dall’Afghanistan, dove la popolazione continua ad avere bisogno dell’aiuto internazionale. C’è poi un bellissimo capitolo che riguarda i prodotti dell’economia carceraria come la Banda Biscotti di Verbania, i sughi di Rigenera di Cremona, la pasta di mandorla di Dolci Evasioni di Siracusa, il caffè lazzarelle delle detenute di Pozzuoli o quelli proposti da Libera, l’associazione contro le mafie che quest’anno sostiene il progetto Amunì, rivolto ai giovani tra i sedici e vent’anni sottoposti a procedimento penale da parte dell’Autorità giudiziaria minorile e impegnati in un percorso di riparazione.
Ragazzi e ragazze che, scontando positivamente il periodo di “messa alla prova”, scelgono la strada dell’antimafia sociale e responsabile, compiendo un cammino di crescita e riscatto e riprendendo in mano i propri destini e le proprie vite.
Gli acquisti dei prodotti di Libera Terra come il vino I cento passi o gli anelletti siciliani bio sono un modo per cibarsi di etica. Oppure, un altro esempio su Roma, gli acquisti solidali da Nonna Roma, una realtà attivissima di aiuto sociale, o di due Onlus CasAmica e Dottor Sorriso tra le tante.
Ci sono tante realtà fuori dalla grande distribuzione, dai circuiti e senza demonizzare nessuno, se per i regali di Natale scegliamo piccoli produttori, come ad esempio quelli della rete Fuori Mercato sappiamo di fare acquisti di valore, per la qualità innanzitutto, per il giusto prezzo e perché sappiamo che chi li ha prodotti non è stato sfruttato. Fare quel tipo di acquisto significa consapevolmente testimoniare che vogliamo fare le cose per bene .