Smartphone addio, a tavola si torna a parlare!
22 Luglio 2014 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA- Smartphone addio, a tavola si torna a parlare! Si moltiplicano sempre di più i ristoranti in cui si prega la clientela di consumare il proprio pasto, evitando di passare tutta la serata con il cellulare attaccato all’orecchio. Stop anche alle foto postate su Facebook, insieme alle varie localizzazioni social, per informare gli amici rispetto al luogo in cui ci si trova. Oppure a far sapere con chi si è e che cosa si fai.
Come già a New York, anche i ristoranti romani iniziano la loro battaglia contro i maniaci del cellulare, ovvero quanti colgono ogni occasione per tirare fuori il cellulare anche quando si è a tavola. Almeno quando si esce fuori in compagnia, lamentano molti ristoratori, sarebbe il caso di riporre il telefonino in tasca o in borsa, altrimenti meglio restare a casa. Nessun divieto per il momento, solo consigli, come quelli suggeriti da una catena di ristoranti macrobiotici della Capitale, che hanno messo su ogni tavolo dei biglietti eloquenti con su scritto: “Per la tranquillità di tutti, siete pregati di tenere spenti i cellulari e qualsiasi apparecchio elettronico”. Ma il fenomeno è ancora piuttosto embrionale rispetto a tante altre realtà internazionali.
Come ricorda Camilla Mozzetti su Il Messaggero:
“Il principio è quello di ristabilire un contatto e una socialità diretta che l’avvento dei social network, e la loro declinazione su supporti mobili, ha negli anni contribuito a indebolire se non a frantumare anche rapporti di coppia. Si vedono coniugi che cenano in silenzio, gruppi di amici che dopo qualche veloce scambio di parole, tornano a impugnare i cellulari per twittare o postare nevroticamente i selfie della serata. Far vedere che si esce, ci si diverte (lo si fa davvero?) si sta in compagnia”.
Nella Grande Mela molti locali prevedono uno sconto variabile dal 5 al 10% per i clienti che decidono di non portare il telefono in sala. Spiega ancora Mozzetti:
“Altre catene, invece hanno intrapreso una vera campagna anti-tecnologia, a partire dai «no tech Tuesday», un giorno alla settimana interamente dedicato alla disintossicazione da melafonino. A Los Angeles, infine, per cercare di non perdere la clientela, molti ristoranti hanno attrezzato delle sale per gli smanettatori di cellulari sulla falsa riga di quelle adibite ai fumatori. E se non bastasse, a unirsi alla campagna anti-tecno ci si mette anche twitter. Dall’Australia è partito, l’hashtag #stopPhubbling volta a beccare e contrastare i cosiddetti phubbers, coloro che, soprattutto quando sono a tavola, ignorano tutto e tutti fuorché il cellulare”.