Tristezza e infelicità nel 2021 al massimo di sempre. E nel 2022 non va meglio
26 Luglio 2022 - di Claudia Montanari
Se il mondo ha battuto molti record nel 2021, tra cui record di profitti aziendali ma anche di emissioni di CO2, il Global Emotions Report 2022 di Gallup rivela anche un massimo storico per le emozioni negative, tra cui tristezza e infelicità.
L’indagine su persone in 120 nazioni ha rilevato che nel 2021 i livelli di stress, tristezza e solitudine hanno raggiunto livelli record (il più alto da quando Gallup ha iniziato a monitorare la salute emotiva nel 2006). E per il 2022 non si prevedono inversioni di umore, anzi.
Tristezza e infelicità nel 2021, alcuni risultati del report:
Un record del 41% delle persone sperimenta livelli elevati di stress quotidiano. 330 milioni di adulti passano almeno due settimane senza parlare con un solo familiare o amico. Anche i sentimenti positivi, come ridere o essere ben riposati, hanno raggiunto nuovi minimi.
I paesi in cui le connessioni sociali sono più forti, come le nazioni dell’America centrale, hanno i punteggi di emozioni positive più alti a livello globale.
Emotivamente, il secondo anno della pandemia è stato un anno ancora più difficile per il mondo rispetto al primo.
L’aumento globale dell’infelicità
Da un punto di vista economico, la combinazione senza precedenti di forze inflazionistiche e recessive in un momento di elevato indebitamento globale crea una grande fonte di incertezza. Ciò è esacerbato dal gran numero di crisi ambientali, geopolitiche e sociali che si stanno verificando in tutto il mondo.
Il report è stato chiuso prima ma altrimenti comprenderebbe l’aggravarsi della crisi ambientale con l’estate rovente, gli effetti nefasti su commerci e alimentari alla già tragica guerra in Ucraina. E perché no anche il vaiolo delle scimmie che pochi giorni fa l’Organizzazione mondiale della Sanità ha etichettato come emergenza sanitaria globale al pari del covid.
Ci guardiamo intorno e non vediamo che spunti, non ultima in Italia la crisi di governo, scoraggiante. E così , il Grande Reset si sta trasformando in una Grande Regressione. Alla luce di ciò, non dobbiamo sorprenderci dell’aumento globale dell’infelicità e del malessere che, in alcuni paesi, sta raggiungendo proporzioni epidemiche.
Come mostra il Gallup Global Emotions 2022 Report, le emozioni negative (definite come “l’aggregato di stress, tristezza, rabbia, preoccupazione e dolore fisico che le persone provano ogni giorno”) hanno raggiunto un nuovo record nella storia del monitoraggio di Gallup. Dal 2006 Gallup chiede ogni anno a circa 150.000 persone in 120 paesi le emozioni che provano.
L’ infelicità (contrario di “benessere soggettivo” nel gergo accademico, quindi un buon sostituto del malessere) sta quindi peggiorando.
Tuttavia, il rapporto spiega come l’aumento globale dell’infelicità sia iniziato molto prima che le questioni attuali (come rischi di pandemia, inflazione e recessione, turbolenze geopolitiche, peggioramento delle crisi climatiche, ecc.) facessero notizia. In effetti, l’infelicità è in aumento da un decennio.
5 fattori che rendono le persone infelici
Molte cose contribuiscono a rendere le persone infelici, ma cinque spiccano: (1) povertà, (2) connessioni sociali e comunità deboli, (3) fame, (4) solitudine e (5) mancanza di un buon lavoro.
Tutti questi sono in aumento e possono perpetuare infelicità e malessere perché le nostre emozioni guidano le nostre decisioni alle urne. Questo è un argomento avanzato da George Ward, scienziato comportamentale del MIT, una delle più importanti università di ricerca del mondo con sede a Cambridge, nel Massachusetts, che afferma di poter prevedere l’esito delle elezioni e un aumento del sentimento populista osservando l’umore della popolazione.
Con l’aumento dell’infelicità e dello stress, aumenta anche il fascino delle politiche populiste, i cui scarsi risultati economici e sociali portano a infelicità/malessere ancora maggiori. In tutto il mondo, le persone sono confuse dall’aumento della violenza, dell’odio. e radicalizzazione.
Questo per dire che dobbiamo prestare maggiore attenzione a come lo stato delle nostre emozioni sia un indicatore definitivo della salute della società. Il COVID-19 ha sconvolto i nostri sistemi sociali ed economici, abbiamo immaginato, forse ci siamo illusi che avrebbe portato cambiamenti per creare un mondo più inclusivo, resiliente e sostenibile per il futuro.
Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, e Thierry Malleret, fondatore del Monthly Barometer, hanno esplorato quali sono state le cause profonde di queste crisi e perché portano alla necessità di un Great Reset dei nostri sistemi sociali, economici e politici globali. Nella loro analisi speranzosa il potere degli esseri umani sta nell’essere lungimiranti e nell’avere l’ingegno, almeno in una certa misura, per prendere in mano il proprio destino e di progettare un futuro migliore. Siamo ancora in tempo?