MADRID – Acido folico in gravidanza sì, ma entro certi limiti. Assumerne troppo, infatti, può avere conseguenze negative sullo sviluppo delle capacità psicomotorie del bambino nel primo anno di età. E’ quanto rilevano, per la prima volta, alcuni ricercatori spagnoli in uno studio pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics, e segnalato anche sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
La quantità raccomandata nei mesi prima del concepimento e durante la gravidanza è di 0,4 milligrammi al giorno. In questa dose l’acido folico previene e riduce il rischio di malformazioni fetali, in particolare i difetti del tubo neurale.
L’acido folico svolge un ruolo essenziale nella sintesi del dna e in diversi processi metabolici, e quindi un adeguato apporto di questa vitamina è fondamentale, soprattutto durante il primo trimestre di gestazione, quando si formano gli organi e vi è un elevato tasso di divisione cellulare.
Ma i ricercatori spagnoli hanno verificato che i bambini di un anno di età, nati da madri che in gravidanza avevano assunto acido folico in dosaggi maggiori di quelli raccomandati (cioè oltre 1 milligrammo al giorno rispetto ai 0,4 indicati, ma soprattutto oltre i 0,5 mg) presentavano punteggi inferiori sulla scala psicomotoria.
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