Acido folico in gravidanza: "Meglio prenderlo anche se non si è incinte"

Acido folico in gravidanza: “Meglio prenderlo anche se non si è incinte”

29 Luglio 2015 - di Mari

MILANO – Donne in gravidanza, l’acido folico è il miglior amico delle future mamme e dei loro bimbi. Questa sostanza, il cui nome scientifico sarebbe vitamina B9, si trova in legumi, verdure a foglia larga e frutta.

Come ha spiegato il ricercatore del Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Paolo Salerno, in occasione del convegno ‘Stili di vita, corretta alimentazione in gravidanza e prevenzione delle patologie congenite’, organizzato a Expo dal Ministero della Salute,

“tutte le donne che pianificano una gravidanza o non la escludono dovrebbero iniziare ad assumere acido folico, in quantità di circa 0,4 milligrammi al giorno. Va assunto fino al terzo mese di gravidanza, quando si verifica la chiusura del tubo neurale. La vitamina B9 permette di prevenire lo sviluppo nel neonato di gravi malformazioni del sistema nervoso centrale, tra cui la più nota è la spina bifida”.

La dieta mediterranea è ricca di acido folico, presente soprattutto in legumi e verdure a foglia larga e frutta, ma, avverte Salerno, è necessaria una supplementazione, tramite pasticche che si possono trovare in farmacia. E’ importante iniziare sin da subito ad assumere la vitamina B9.

“Spesso la donna scopre di essere incinta solo alla quinta settimana di gravidanza. Ma lo sviluppo delle strutture embrionali, da cui si formeranno il cervello e il midollo spinale del feto, si completa appena 28 giorni dopo il concepimento”.

 

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