Bimbo senza gambe, ogni anno in Italia 100 “baby-case”
21 Gennaio 2016 - di Mari
ROMA – Bimbo nato a Parma senza gambe: il suo caso è finito sui giornali e si è scoperto che il ginecologo che aveva seguito la madre era già stato condannato in passato per non aver diagnosticato una gravissima infezione in un feto. Ma questo è solo uno dei molti casi che accadono in Italia: secondo i dati raccolti da una indagine condotta dalla compagnia assicurativa Am Trust Europe, che assicura oltre il 60% degli ospedali italiani e circa 6mila medici, su 125 strutture pubbliche, infatti,
Ogni 10mila nati, in Italia ce ne sono oltre quattro che riportano danni gravi e permanenti al momento della nascita. Ma al Nord il numero quasi si dimezza, è 2,7, mentre al Sud sale al 5,71%. Di risarcimenti per simili episodi, definiti ‘baby-case’, ne vengono chiesti circa 100 ogni anno.
Questi casi sono poco frequenti, ma hanno un impatto devastante dal punto di vista psicologico e familiare e si traducono anche in maxi risarcimenti. Complessivamente, ne sono stati richiesti 600 in 6 anni: ognuno in media per un importo complessivo di 200 milioni di euro, circa 40 ogni anno. La maggior parte delle richieste, specifica la compagnia, sono ancora in fase di trattazione, e potrebbero non corrispondere al valore definitivo.
La mappatura condotta da Am Trust Europe conferma una situazione regionale sbilanciata: al Nord gli eventi denunciati sono 2,7 ogni 10.000, 4,35 al Centro e 5,71 al Sud, mentre la media nazionale è di 4,4.