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Caffè in gravidanza, basta non esagerare

23 Novembre 2015 - di Mari

WASHINGTON – Caffè in gravidanza: va bene, purché non si esageri. Tradotto: non più di due tazzine al giorno. A dirlo è uno studio del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, Ohio (Stati Uniti), che sfata il mito secondo cui bere caffè quando si è incinte pregiudicherebbe l’intelligenza del bimbo.

I ricercatori americani hanno esaminato le informazioni relative ad oltre duemila donne in gravidanz che hanno preso parte al Collaborative Perinatal Project, un progetto che si è svolto negli Stati Uniti tra il 1959 e il 1974.

 

In quel periodo il consumo di caffè durante la gravidanza era più diffuso di quanto lo sia oggi e c’era poca preoccupazione per quanto riguarda la sicurezza della caffeina. Pertanto, lo studio è risultato in grado di indagare su una gamma più ampia di assunzione di caffeina.

Gli studiosi hanno in particolare osservato l’associazione con un composto chimico chiamato paraxantina, metabolita della caffeina, mettendone in rapporto i livelli rilevati con il quoziente intellettivo dei bimbi a quattro e sette anni di età, arrivando alla conclusione che non c’erano legami consistenti tra l’ingestione di caffeina in utero e lo sviluppo e il comportamento dei bambini a quel punto della loro vita.

Già in precedenza un altro studio aveva mostrato che non c’è un’associazione tra l‘assunzione di caffeina in gravidanza e l’obesità dei bambini.

“Nel complesso, ha spiegato la dottoressa Sarah Keim, coautrice dello studio, consideriamo i nostri risultati rassicuranti per le donne in gravidanza che consumano moderate quantità di caffeina o l’equivalente di 1 o 2 tazzine di caffè al giorno”.