Dieta in gravidanza, gli errori delle mamme: poco ferro e folati
17 Gennaio 2014 - di Mari
ROMA – L’alimentazione durante la gravidanza è molto importante, non solo per controllare il peso della futura madre e del bambino, ma anche perché contribuisce a prevenire malformazioni congenite, come la spina bifida e il labbro leporino.
Ma in Italia le donne che vogliono diventare mamme spesso commettono degli errori, avverte il Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione dell’Istituto Superiore di Sanità.
In particolare i ricercatori puntano il dito contro la scarsa assunzione di ferro e folati necessarie soprattutto durante i nove mesi di gestazione, e contro gli eccessi con zuccheri e vitamina A. Le mamme italiane, insomma, esagerano con alimenti di origine animale e grassi saturi, sacrificando frutta e verdura.
Folati e altri nutrienti possono essere infatti strettamente legati al rischio di difetti congeniti ed è stato dimostrato che le donne che adottano la dieta mediterranea hanno un rischio ridotto di nascite con spina bifida e labiopalatoschisi.
Tuttavia, in base ai dati presentati, micronutrienti come ferro, calcio e folati sono al di sotto dei livelli di assunzione di riferimento: il ferro copre solo il 50% della raccomandazione, e i folati l’80%, mentre la vitamina A è al di sopra dei livelli raccomandati.
La dieta delle future mamme è sbilanciata a favore di cibi di origine animale, grassi saturi e zuccheri solubili. Bassi invece i consumi di alimenti di origine vegetale, come cereali, legumi, frutta e verdura, tipici, appunto, della dieta mediterranea.