Donne italiane, madri sempre più tardi: età media 32 anni e mezzo
10 Ottobre 2013 - di Mari
ROMA – Le donne italiane scelgono di fare figli sempre più tardi: l’età media al primo parto è di 32,6 anni, 10 mesi in più rispetto al 2004. Cala lievemente il ricorso al parto cesareo, che passa dal 38% all’attuale 37,5%. Però ancora 38mila bambini su 540mila (7,1%) nascono in strutture che eseguono meno di 500 parti l’anno. Si è abbassato anche il ricorso all’aborto, in calo del 4,9% rispetto al 2004. Un dato positivo riguarda la mortalità neonatale e infantile: in Italia sono rispettivamente del 2,5 per mille e del 3,4 per mille, mentre la media Ue è del 4,3 per mille.
In Italia, però, secondo i ginecologi della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), sono ancora troppe le donne che chiedono di fare il parto cesareo. In media, secondo gli ultimi dati del ministero della Salute, il 37,5% delle gravidanza termina con un intervento chirurgico (era il 38% nel 2009). Sono soprattutto le case di cura accreditate a fare ricorso al bisturi (58,3%) rispetto agli ospedali pubblici (34,6%). Il ricorso al cesareo è più frequente nelle donne italiane (39,5%) rispetto a quelle straniere (28,8%).
I ginecologi italiani fanno notare un eccesso di contenziosi medico-legali che, sostengono, aumenta il ricorso alla medicina difensiva, con la conseguenza che spesso vengono prescritti esami superflui che incrementano di 12 miliardi le spese a carico dell’interno Servizio sanitario nazionale (Ssn). E che portano a 33.700 denunce contro i camici bianchi che, nel 98,8% dei casi, finiscono in una bolla di sapone.