Fecondazione in vitro, più possibilità di gravidanza con embrioni congelati da un mese
4 Ottobre 2012 - di Mari
ROMA – Non sono molte le donne che riescono ad avere un figlio con la fecondazione in vitro. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, meno della metà di loro. Ma adesso alcuni ricercatori avrebbero trovato un modo per aumentare le possibilità di successo attraverso l’impianto di embrioni congelati per un mese lunare.
Da tempo è provato che congelare un embrione dopo la fertilizzazione e scongelarlo prima dell’impianto porta a tassi più alti di gravidanza rispetto all’impianto immediato dell’embrione.
Inoltre l’uso di embrioni congelati da poco abbasserebbe il rischio di complicanze durante il parto.
A prescindere dal fatto che l’embrione usato sia fresco o congelato, però, ad influire sul successo di questo tipo di fecondazione sono anche l’età e la salute della donne e le capacità della clinica o del laboratorio che effettua la pratica.
Con la fecondazione in vitro gli ovuli vengono presi dalla donna, poi vengono fertilizzate con lo sperma dell’uomo in laboratorio. Per cercare di raccogliere il numero più alto possibile ovuli in una sola volta, i follicoli ovarici vengono stimolati con degli ormoni. Quindi la procedura tipica negli ultimi anni prevedeva che uno o più embrioni venissero trasferiti nelll’utero della donna immediatamente, mentre gli altri embrioni venivano congelati per usi futuri.
Con il tempo, però, alcuni medici hanno iniziato a notare che il tasso di gravidanza delle loro pazienti era più alto se venivano usati embrioni congelati da poco piuttosto che embrioni freschi.
Questo perché, sottolinea il Wall Street Journal, potrebbe essere che la stimolazione dei follicoli attraverso i farmaci con alti livelli di ormoni, soprattutto estradiolo, ha un impatto negativo sulle pareti dell’utero.
A quel punto, però, alcune donne sviluppano una sindrome da iperstimolazione ovarica, tra le cause di un possibile aumento di complicanze durante la gravidanza. Se invece si aspetta almeno un mese lunare l’embrione può essere trasferito in modo più naturale nell’utero, abbassando il rischio di complicanze.