Gravidanza, cosa mangiare: la dieta giusta in 9 regole
30 Maggio 2017 - di Mari
Cosa mangiare in gravidanza: “Variare i cibi e, soprattutto, evitare le diete fai da te, come quelle che si trovano spesso sul we”. A dirlo, in un colloquio con HuffPost, è la dottoressa Valeria Petrelli, ginecologa ed esperta di nutrizione chimica.
“I due punti fondamentali a cui deve mirare la dieta quotidiana di una mamma, sottolinea la dottoressa Petrelli, è il mantenimento dell’equilibrio glicemico, per garantire in ogni momento l’energia sufficiente alla realizzazione dei processi metabolici materno-fetali, e un costante apporto proteico necessario per la ‘costruzione’ di un altro organismo”.
Le regole per una sana e corretta alimentazione si possono riassumere in nove punti:
- Fare cinque pasti al giorno: tre principali e due spuntini.
- Assumere carboidrati a ogni pasto: pane, pasta, riso o altri cereali in chicco (40 grammi a colazione, 50-70 grammi a pranzo o cena).
- Escludere zuccheri raffinati (caramelle, dolci, bibite, succhi di frutta).
- Escludere prodotti da forno industriali (merendine, fette biscottate, crackers, grissini, gallette).
- Consumare olio extravergine di oliva senza limitazioni, ma senza eccessi.
- Prediligere latte e yogurt interi.
- Consumare anche semi e frutta secca (semi di girasole, di lino, di sesamo, mandorle, noci, pinoli) da utilizzare magari negli spuntini.
- Per il costante e necessario apporto proteico bisogna consumare: proteine a ogni pasto, sia animali (carne, pesce, uova, latticini) che vegetali (cereali integrali, legumi).
- Inoltre è fondamentale un’adeguata introduzione di liquidi.
Bisogna inoltre prestare attenzione anche alle diverse fasi della gravidanza:
“Nel primo trimestre, spiega la dottoressa Petrelli, bisogna aumentare l’introduzione di cibi contenenti colesterolo come burro, formaggi, uova, crostacei, molluschi, che sono la base indispensabile per la formazione degli ormoni che sostengono la gravidanza. Nel secondo trimestre particolare attenzione alla funzione tiroidea che va stimolata soprattutto con una buona quota di pesce. A questa va affiancato, con adeguata alternanza, un buon apporto di calcio fornito soprattutto da formaggi, che saranno proposti cotti, per agevolare la disponibilità dello stesso. E’ importante fornire anche adeguate quantità di ferro, che si trova in carni rosse, legumi e verdure come il radicchio, la cicorie, le indivie. Fondamentali le vitamine, assunte con costante apporto di frutta e verdure crude. Nel terzo trimestre, invece, va ridotto l’apporto di carboidrati e aumentato quello proteico, incrementando l’introito di acqua ed evitando la carne nel pasto serale per facilitare l’eliminazione renale. Ottimo lo zenzero, per lenire i disturbi gastrici. Sia in tisana sia grattugiato negli alimenti”.
Detto questo, ci sono alcuni alimenti da evitare durante tutti i nove mesi della gestazione: si tratta, spiega Petrelli di “funghi, asparagi, ananas, carne e pesce crudo, latte crudo e formaggi non pastorizzati, cibi e bevande in lattina, ogni tipo di carne secca o insaccati e consumare senza cuocere solo vegetali che possono essere sbucciati o in cui può essere utilizzata solo la parte interna, esente da contaminazioni. L’uso dell’Amuchina non neutralizza il toxoplasma”.