Gravidanza, pediatra per il feto: così si previene meglio
13 Ottobre 2014 - di Mari
ROMA – In cura dal pediatra quando ancora si è nella pancia della mamma: l’ultima novità in fatto di bambini arriva dal Sip, l’associazione dei pediatri italiani. Per diagnosticare eventuali malattie e problemi, il medico può entrare in azione quando ancora il bimbo è un feto.
Tutto nasce dalla scoperta, riferisce Michele Bocci su Repubblica, che sempre più malattie, soprattutto croniche, anticipano il loro arrivo.
Diabete, asma, problemi del metabolismo o obesità si vedono già nel feto, sostengono i pediatri. Per questo è importante controllare che non vengano fatti errori durante la gravidanza.
Ha spiegato a Repubblica Giovanni Corsello, presidente della Sip:
“Gli aspetti biologici e clinici del feto sono molto simili a quelli che poi ritroviamo in epoca neonatale. Vale per i bambini pretermine ma anche per quelli sani. E allora coinvolgere anche noi nella valutazione del feto può essere molto efficace”.
Se già oggi in caso di gravi patologie evidenziate dagli esami durante la gravidanza si richiede l’aiuto di neonatologi, cardiologi e chirurghi pediatri, la novità è che a questi medici si affiancherebbe un vero e proprio pediatra.
Spiega sempre Corsello:
“Proprio perché conoscono le patologie del bambino, i colleghi potrebbero dare consigli utili alle madri. Ad esempio indirizzarle ad un’alimentazione corretta e ad evitare che nella loro dieta ci siano carenze di proteine e minerali che possono danneggiare il figlio. E ci sono studi che dimostrano come quando c’è un contatto ripetuto tra il pediatra e la donna incinta le possibilità che ci sia l’allattamento al seno aumentano considerevolmente. Durante la gravidanza si costruiscono motivazioni forti per questa pratica”.