Gravidanza: quale sport scegliere e quale evitare quando si è incinta?
18 Marzo 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Se è vero che durante il periodo di gravidanza la donna deve avere molte accortezze per il bene del bimbo, è altrettanto vero che, per quanto riguarda l’attività fisica, a meno che non si abbia una gravidanza delicata o a rischio non c’è ragione per cui la donna debba rimanere inattiva. Anzi, una leggera attività fisica non può che far bene al feto. Ovviamente non tutti gli sport sono consigliati, ma con un po’ di buonsenso e rispettando alcune semplici regole, anche durante i 9 mesi della gravidanza la donna potrà rimanere in forma.
Innanzitutto è bene specificare che il tipo di attività fisica che si può intraprendere dipende anche dal momento gestazionale. Se infatti nel primo trimestre, con un po’ di attenzione, la donna può permettersi qualsiasi tipo di attività purché sia dolce, nei trimestri successivi deve essere un po’ più prudente.
Se si è abituate a praticare sport, questo potrà essere continuato purché non sia troppo violento e non ci siano controindicazioni mediche dovute alla gravidanza.
Detto questo, le attività più di tutte consigliate in gravidanza sono la camminata e quelle svolte in acqua. La camminata perché può essere praticata, anche dalle meno sportive, durante tutta la gravidanza. Il nuoto perché è molto rilassante, aumenta le capacità cardiache e non è accompagnato dalla comparsa di dolori articolari. Fra l’altro molte piscine propongono dei corsi di nuoto rivolti proprio alle donne incinte.
È possibile scegliere anche la ginnastica “dolce”, che può essere associata a una preparazione al parto.
La palestra vera e propria non è del tutto sconsigliata, ma è preferibile effettuare delle sedute di una ventina di minuti 2 o 3 volte alla settimana, piuttosto che una lezione di 1 ora. Da evitare gli stiramenti bruschi in quanto durante la gravidanza i legamenti tendono a rilassarsi.
Alcune donne amano anche dedicarsi con la giusta cautela alla danza, allo yoga o alla bicicletta, ma il “pancione” sempre più prominente potrà ostacolare la pratica di quest’ultimo sport verso il termine della gravidanza.
Al contrario, ci sono degli sport che, soprattutto dopo il quarto mese, andrebbero evitati in gravidanza, sia perché posso causare cadute che possono danneggiare il feto (come l’equitazione, gli sci…) e sia perché possono esporre a scossoni o a un trauma a livello addominale: sport di squadra con la palla, o quelli più “aggressivi” come judo, karatè…
Nemmeno il tennis e il jogging sono consigliati perché comportano scossoni piuttosto forti e distorsioni. Infine, come si può immaginare, l’alpinismo è fortemente sconsigliato e l’immersione subacquea vietata, poiché l’apnea è pericolosa per il feto.
Fonte: Doctissimo