Gravidanza, se manca il ferro si rischia un aborto spontaneo
3 Agosto 2016 - di Mari
BRUXELLES – Rischio di complicazioni in gravidanza, compresi aborto spontaneo e nascita pretermine, se manca il ferro. E nessuna deve sentirsi esclusa, dal momento che carenze di questo minerale riguardano una donna incinta su tre. E in un caso su dieci è collegata a problemi alla tiroide.
Il ferro è un minerale presente in una serie di alimenti, tra cui carne, legumi, cereali integrali e frutta secca. Per gli adulti tra i 19 e i 50 anni il National Institutes of Health (NIH) raccomanda un apporto giornaliero di 8 mg per gli uomini e di 18 per le donne, che salgono a 27 mg durante la gravidanza, per consentire la crescita fetale e placentare.
Una carenza di ferro, infatti, produce insufficienti livelli di emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno dai polmoni ai tessuti del corpo, e causa stanchezza, mancanza di respiro, palpitazioni. Per le future mamme e i loro figli, la carenza può però essere particolarmente dannosa. Il ferro aiuta infatti anche il funzionamento della perossidasi tiroidea (TPO), enzima cruciale per la produzione dell‘ormone tiroideo che favorisce lo sviluppo del cervello del feto, in particolare nel primo trimestre di gravidanza, quando deve ancora sviluppare la propria tiroide.
Per capire la diffusione del rischio, i ricercatori del Saint-Pierre University Hospital a Bruxelles hanno monitorato 1.900 donne durante il primo trimestre di gravidanza misurando i livelli della ferritina e di anticorpi antitiroidei. Hanno scoperto che il 35% aveva carenza di ferro. Di queste, il 10% aveva autoimmunità tiroidea e il 20% ipotiroidismo lieve.