Integratori in gravidanza? “Inutili e talvolta persino dannosi”
13 Luglio 2016 - di Mari
LONDRA – Le donne incinte che assumono integratori di vitamine e sali minerali durante la gravidanza “stanno buttando via i propri soldi”: non ci sono prove che questi migliorino la salute del nascituro e alcuni possono perfino essere dannosi. A dirlo è uno studio pubblicato sul Britich Medical Journal e condotto da esperti del Drug and Therapeutics Bulletin che sottolinea: solo gli integratori di acido folico e vitamina D sono consigliati.
Il messaggio alle donne da parte del Drug and Therapeutics Bulletin è che bisognerebbe concentrarsi sul migliorare la propria alimentazione prima e durante la gravidanza e, per quanto riguarda gli integratori, limitarsi ad assumere l’acido folico e la vitamina D nelle dosi raccomandate disponibili anche come prodotti generici a basso costo.
I multivitaminici venduti come specifici per la gravidanza contengono vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6, B12), vitamine C, D, E, K, acido folico, iodio, magnesio, ferro, rame, zinco e selenio. Secondo gli esperti britannici, l’uso di questi prodotti (che oltretutto costano, con una spesa media di almeno 17 euro al mese) non si fonda su evidenze scientifiche certe, soprattutto perché gran parte delle evidenze cliniche con cui questi prodotti sono reclamizzati derivano da studi condotti in Paesi a basso reddito dove le donne sono colpite da malnutrizione. Mentre i dati ad oggi disponibili non supportano l’uso di questi prodotti da parte della maggioranza delle gestanti, che in Occidente non ha certo problemi di malnutrizione.