ROMA – Una “super amniocentesi“ in grado di diagnosticare fino all’80% delle malattie genetiche da cui il feto potrebbe essere affetta. E’ stata messa a punto da un gruppo di ricercatori della società scientifica Italian College of Fetal Maternal Medicine
Con questa nuova amniocentesi genomica è dunque possibile identificare centinaia di patologie del feto, passando da circa il 7% di malattie ad oggi diagnosticabili con la classica amniocentesi a circa l’80%.
Questa nuova tecnica è stata denominata “Next Generation Prenatal Diagnosis” (Ngpd): si tratta di un’amniocentesi o villocentesi genomica di ultima generazione.
La novità deriva dall’applicazione della tecnica del sequenziamento rapido del dna, usata finora solo negli adulti, alla diagnosi prenatale.
Se un tempo la normale amniocentesi e villocentesi erano in grado di analizzare solo il numero dei cromosomi, oggi con la nuova tecnica è possibile studiarne l’intima struttura.
In questo modo si possono escludere, oltre alle anomalie cromosomiche più comuni, anche le più gravi e rare patologie genetiche, dalle cardiopatie alle malattie cerebrali, ai nanismi, alle forme di autismo, ai ritardi mentali.
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