NEW YORK – Ricorda gli stravaganti dipinti di Giuseppe Arcimboldo, il servizio comparso sull’ultimo numero di The New York Times. Come il pittore italiano del cinquecento noto soprattutto per le sue grottesche “Teste Composte”, eseguiva i suoi ritratti burleschi combinando tra loro, in una sorta di trompe-l’oeil, oggetti o elementi dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da desublimare il ritratto stesso, così lo stylist Robbie Spencer ha allestito un lussureggiante set dove le modelle diventano appetitosi kit, composti di verdure, frutta, pesce, e caramelle che diventano a loro volta fantastici abiti, incredibili acconciature, decorativi gioielli. Quasi a significare che in fondo l’ossessione per la moda è molto simile a quella per il cibo.
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