Cannes, tacco 12 dittatura: se non sei “alta” sei out. Ma non ditelo a Isabella Rossellini
20 Maggio 2015 - di aavico
CANNES – E’ il festival delle donne? Purchè con tacco 12. Le regole sono regole e sulla Montee vanno rispettate eleganza innanzitutto e pazienza se le ballerine sono con i brillanti e costano 1000 euro, è l’altezza che conta. Vai a parlare di gender equity, tra un po’ sul red carpet dopo i no selfie ci sarà pure il cartello no pants, no pantaloni per le donne. La questione a Cannes sta montando, se ne parla e il festival ha qualche imbarazzo rinviando a regolamenti e protocollo. Ecco i fatti: alla serata del bellissimo Carol di Todd Haynes ad alcune signore agee che salivano la Montee eleganti ma con ai piedi le ballerine è stato fatto notare e, dicono le voci, impedito di proseguire sui gradini più fotografati del mondo, pregandole di usare la scalinata dei comuni mortali invitati. Apriti, giustamente, cielo.
Screen international ha dato la notizia e cavalcato la protesta. Benicio Del Toro e Josh Brolin, i mattatori di Sicario, annunciano che metteranno i tacchi. E’ una boutade certo ma c’è chi come l’elegante Isabella Rossellini, presidente della giuria di Un Certain Regard, sul red carpet tutti i giorni e più volte al giorno, ha indossato sotto ai suoi abitoni lunghi di velluto (non sempre Blu), caftani che solo lei può portare con grazia, scarpe-pantofola che sono non proprio ballerine ma quasi.
Del resto dice il protocollo da sempre: gli uomini sono obbligati a indossare giacca nera e papillon, le donne abiti eleganti e tacchi. Un dress code diventato rigidissimo quest’anno (alla Mostra del cinema di Venezia e soprattutto al Festival di Roma dove si entra con i jeans bisognerebbe far arrivare il messaggio). L ‘attrice Emily Blunt si è indignata definendo la vicenda “un’assurdità” e poi ha deciso di capitanare la rivolta: ”Tutte sul red carpet con scarpe basse”.
Foto Lapresse: