Storia della moda: la collezione “isterica” di Chanel 1997
16 Gennaio 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – La stagione delle collezioni spring 2019 è ufficialmente iniziata e noi, incredibili nostalgici, proiettiamoci al futuro guardando e studiando il passato. La collezione Chanel Spring 1997 è stata presentata il 20 gennaio 1997 a Parigi presso il Ritz Hotel. Una collezione che, nonostante sia stata messa in discussione, si è dimostrata resiliente.
Per esempio, ha resistito piuttosto bene alle new entry di quella famosa Spring 1997 che ha visto il debutto dei giovani inglesi John Galliano e Alexander McQueen rispettivamente per Dior e Givenchy.
Dietro le quinte l’icona Amanda Harlech, fidata collaboratrice di Karl Lagerfeld, che è passata da Dior a Chanel proprio in quel momento, giusto in tempo per dare il tocco finale ad una collezione che Karl Lagerfeld stesso descrisse come “nonexistent dresses and exploded shoes”. “È uno Chanel isterico”, sentenziò il designer. Harlech, dal canto suo, aggiunse:
“Gioca tutto sulle proporzioni di Chanel e il lusso spinto verso l’estremo, quasi un esaurimento nervoso!”.
In quel tempo la stampa tutta, compreso Vogue, era concentrata sullo scontro tra vecchio e nuovo, tra “avanguardia” e “vecchia guardia”. Ma Lagerfeld aveva le idee chiare e, proprio come le stanze in cui si presentava le sue collezioni al Ritz erano coperte di tulle, così avvolse le sue creazioni nel lusso, sostituendo bottoni con vere perle o spille con fermagli di diamante. Ad aggiungere un tocco di ironia, i copricapi di Philip Treacy, eclettici e davvero originali.
C’erano in abbondanza i little black dress ma anche pantaloni a palazzo e, soprattutto, una “insostenibile leggerezza dell’essere”, che Lagerfeld cercò di incarnare nei look eleganti. Linee che strizzavano l’occhio agli anni ’20 e agli anni ’30, il periodo di massimo splendore di Coco Chanel.
Foto: gentile concessione di Chanel