Christopher Bailey lascia Burberry -(FOTO)
1 Novembre 2017 - di Claudia Montanari
Scostumista-Christopher Bailey, forza creativa e un tempo amministratore delegato di Burberry deve lasciare l’azienda dopo 17 anni. E’ stabilito che Bailey rimarrà presidente e responsabile creativo del marchio fino al 31 marzo 2018. Bailey è stato essenziale nell’aver trasformato Burberry da una piccola società britannica in un marchio di moda globale, ha inoltre reso possibile la presenza digitale in streaming delle sfilate e ha perfino ridisegnato i suoi negozi di punta. “Burberry ha subito una trasformazione incredibile dal 2001 e Christopher è stato strumentale al successo di quest’azienda in quel periodo. Sono triste di non avere la possibilità di collaborare con lui per più tempo, l’eredità che lascia e il talento eccezionale dell’azienda mi danno un’enorme fiducia sul nostro futuro”, ha dichiarato il CEO di Burberry, Marco Gobbetti. “Abbiamo una visione chiara del prossimo capitolo per accelerare la crescita e il successo del marchio Burberry e sono entusiasta dell’opportunità avanzata per il nostro team, i nostri partner ei nostri azionisti”. Nel 1856, a 21 anni Thomas Burberry, apprendista sarto, fonda a Londra la casa di moda che porta il suo nome. Nel 1879 scopre il gabardine-tessuto composto da fili così stretti da proteggere dalla pioggia e dal vento. Riprendendo il design di vecchi cappotti degli ufficiali inglesi crea il trench-coat. Il successo è immediato. Per anni il trench di Burberry è stato un classico presente nell’armadio di ogni signora inglese e non. Ma la moda è dinamica ed in continua evoluzione e anche questo capo inossidabile andava svecchiato. Bailey ne costruisce una nuova identità. Snellisce la silhouette, migliora il tessuto, ne eleva lo stile e arruola super testimonial (tutte rigorosamente britanniche) come Kate Moss, Rachel Weisz, Sienna Miller, Emma Watson, Rosie Huntington-Whiteley, fino alle campagne più recenti con Cara Delevingne. “È stato un grande privilegio per me lavorare per Burberry, e collaborare con un gruppo così straordinario di persone negli ultimi 17 anni”, ha dichiarato Christopher Bailey. “Tuttavia, credo veramente che i giorni migliori per Burberry devono ancora arrivare e che la società acquisterà forza con la strategia che abbiamo sviluppato e il talento eccezionale di Marco”, ha proseguito. “Sono entusiasta di intraprendere nuovi progetti creativi ma rimango pienamente impegnato per il futuro successo di questo magnifico marchio e per garantire una transizione regolare”. Charlotte Pearce, analista retail di GlobalData, ha dichiarato: “È fondamentale che Burberry trovi qualcuno che rispetti il patrimonio britannico del marchio, ma che sia anche in grado di sviluppare ulteriormente l’etichetta in modo creativo e portarla in una nuova era”. Il nome di Bailey è praticamente sinonimo del brand Burberry, non sarà facile trovare un sostituto, e l’identità fortemente britannica del marchio rende probabile la scelta di un direttore creativo di origine inglese. Molti investitori collegano inevitabilmente la notizia, alle recenti relazioni di stampa, che hanno riferito che il 17 ottobre LVMH stava intervistando designer per sostituire il direttore di Céline Phoebe Philo. Phoebe Philo, la designer britannica con cui Gobbetti ha collaborato da Céline, è infatti un nome che viene citato, come Sarah Burton di Alexander McQueen, e la nuova Clare Waight Keller di Givenchy. Dopotutto chi meglio di un britannico sa essere ispirato dalla pioggia? di Annapaola Brancia d’Apricena