Cina pronta a sfidarci nel lusso. Boselli: “Ormai (ri)produce alla perfezione”
14 Giugno 2013 - di Claudia Montanari
MILANO – I Cinesi non si lasciano sfuggire nulla e questo è uno dei motivi per cui la Cina sta crescendo a ritmi esponenziali.
Mario Boselli, presidente della Camera della Moda Italiana, non adotta mezze misure per parlare del Paese asiatico in occasione del convegno “Fashion 3.0” sulle prospettive digitali della moda e durante un convegno a Milano.
La Cina è una realtà che “ha sempre fatto passi in avanti, ma in termini quantitativi, mentre negli ultimi 15 anni lo ha fatto anche dal punto di vista qualitativo“spiega Mario Boselli.
Facendo riferimento al suo recente viaggio di lavoro in Cina, Boselli ha spiegato che nei prossimi 5 anni ci saranno 400 milioni di nuovi consumatori cinesi che dalle campagne arriveranno nelle città, non solo nelle quattro capitali dello shopping, ma in altre 150 circa. E questi nuovi consumatori cominceranno ad acquistare prodotti cinesi “perché oramai hanno imparato a produrre molto bene anche grazie a noi e al nostro know-how trasmesso in questi anni”, e poi “arriveranno al top di gamma“.
E mentre alla Cina continuerà a interessare produrre in grandi quantità, “le piccole serie rimarranno appannaggio nostro”, ha concluso Boselli.
“La competizione con la Cina ci impone di essere sempre all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, perché in un mondo sempre più globalizzato e competitivo dobbiamo essere non bravi, ma bravissimi, e continuare a coniugare creatività e tecnologia”.
“In Cina – ha aggiunto Boselli – fanno molto in termini quantitativi, ma non arrivano ancora alla nostra qualità, e speriamo per molto tempo a venire”.
Tradizione, innovazione e velocità sono le parole d’ordine, dunque, perché oggi non reagire alle esigenze del mercato “non porta da nessuna parte”, ha concluso il presidente, per cui “tutte le tecniche digitali tecnologiche del sistema moda vanno in questo senso”.