Valzer di poltrone nella moda: YSL, Dior, Jil Sander e…?
28 Febbraio 2012 - di Claudia Montanari
In fondo il nuovo modello di abbigliamento gli adolescenti (e non solo) lo hanno ereditato proprio da lui. Hedi Slimane che, da più di dieci anni, è riuscito a diffondere (per mezzo anche di personaggi famosi “libertine” quali gruppi rock come Depeche Mode prima, e attori “ribelli” come Pete Doherty ora) il tipico stile “skinny” anche da uomo, con jeans stretti e a vita bassa e preferibilmente con risvolto alla caviglia, scarponcini (ma “per bene”), giacche e cravatte striminzite.
Ed ecco che, agli albori del 2012, arriva il cambio alla direzione creativa di Yves Saint Laurent e dopo l’era Stefano Pilati tocca adesso a Hedi Slimane prendere le redini stilistiche della griffe francese che fa capo al colosso PPR. Slimane in fondo aveva già disegnato l’uomo della Maison prima che Tom Ford prendesse il timone creativo dopo il passaggio di YSL al Gucci Group. E, secondo le agenzie di stampa francesi, ormai la notizia sarebbe certa, anche perché il contratto di Pilati è in scadenza.
Eppure, sotto la direzione del direttore creativo italiano, arruolato nel 2002, la casa di moda francese è tornata a marciare positiva nel 2008, per poi soffrire duramente la crisi dell’anno successivo. Nel 2011, gli utili di Ysl sono tuttavia cresciuti di oltre il 31% a 353,7 milioni di euro, portando i profitti operativi a oltre 41 milioni di euro.
Ma eco che, colpo di scena, Pilati sembra abbia bussato alla porta proprio di casa Christian Dior e, mentre è certo che dalle prossime stagioni non vedremo più il tocco di Raf Simons nelle collezioni di moda del fashion brand Jil Sander (per lui la sfilata di Milano Moda Donna per il prossimo autunno-inverno 2012/2013 è stata l’ultima come direttore creativo del marchio), ci chiediamo: quali saranno i prossimi colpi di scena?
staremo a vedere…