Giorgio Armani: fatturato 2,1 miliardi, utile 208 milioni nel 2012
22 Agosto 2013 - di aavico
ROMA – Giorgio Armani ha chiuso il 2012 con ricavi consolidati per 2,1 miliardi di euro (contro gli 1,8 miliardi del 2011) e un utile civilistico di 208 milioni, che si confronta con 113 milioni del 2011. Il margine operativo lordo, è cresciuto da 145 a 211 milioni e la posizione finanziaria netta migliorata da 141 a oltre 200 milioni di euro.
Il risultato è frutto, scrive Massimo De Angelis, di “una crescita costante che ha riguardato tutte le proposte in commercio, e in particolar modo la prima linea e quella giovanile Emporio”. Lo stesso Giorgio Armani ha presieduto l’assemblea, in cui ha deciso di mandare a riserva straordinaria l’intero utile 2012. L’aumento delle entrate nel canale retail a gestione diretta, nota ancora Massimo De Angelis, “si è dimostrato molto positivo, segnando un apprezzabile +19%, mentre per quanto riguarda le aree geografiche il progresso segna una doppi cifra in ogni area, compresa l’Europa, nonostante la sfavorevole congiuntura del periodo.
“Prosegue inoltre il trend di forte sviluppo in Cina, dove il fatturato registra una impennata di quasi il 40%. La liquidità netta va ad attestarsi su 565 milioni, sebbene sia andato avanti il programma di investimenti rivolto all’espansione della rete distributiva, che oggi conta 2203 punti vendita a insegna propria. Grazie alla buona gestione del credito, viene confermata la solidità del marchio e della struttura patrimoniale in essere. Il presidente Giorgio Armani, decisamente orgoglioso dei riscontri economici ottenuti, pone il suo Gruppo tra i leader assoluti del settore e come punto di riferimento a livello globale”.
Questa dichiarazione di Giorgio Amani, citata da Massimo De Angelis, offre una prospettiva educativa per tanti imprenditori italiani: “Le scelte strategiche perseguite con coerenza e in un’ottica di lungo periodo, spingono a guardare con fiducia al futuro”.