Greenpeace: in classifica detox moda bene Benetton, H&M e Zara
6 Luglio 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – “Zara, H&M e Benetton sono i marchi all”Avanguardia’ perché hanno tenuto fede ai loro impegni verso la completa eliminazione delle sostanze tossiche. Al contrario Esprit, Nike, Victoria’s Secret, e LiNing vengono relegati nella categoria ‘Retrovie’ perché non hanno compiuto i passi necessari ad impedire l’inquinamento da sostanze chimiche generato dalle loro filiere produttive”. E’ quanto afferma in una nota Greenpeace, annunciando i risultati della “Sfilata Detox”, la classifica che valuta i progressi di 19 grandi marchi della moda verso la completa eliminazione delle sostanze tossiche.
“Facciamo i complimenti – afferma nella nota Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace Italia – a Benetton, H&M e Zara per come stanno guidando l’intero settore e imponendo un nuovo standard, a livello mondiale, per una moda libera dalle sostanze tossiche. Queste aziende stanno dimostrando nei fatti che ripulire l’industria della moda dalle sostanze tossiche è già possibile”.
“Combattere l’inquinamento delle acque causato dall’industria tessile e dell’abbigliamento – rileva l’associazione ambientalista – è diventata un’emergenza ambientale sempre più urgente, specialmente in Paesi come la Cina dove più dell’80% delle acque di falda non è potabile”. Il settore tessile italiano al contrario, sottolinea Greenpeace – ha dimostrato una maggiore sensibilità per quel che riguarda l’eliminazione delle sostanze tossiche. In Italia hanno sottoscritto l’impegno Detox ben 50 aziende tessili e 27 di queste appartengono al distretto di Prato, il più grande distretto tessile europeo, che “di fatto è diventato il cuore della rivoluzione Detox in atto nel nostro paese”. “L’impegno assunto da numerose realtà tessili italiane dimostra come produrre rispettando l’ambiente, la salute e la sicurezza dei consumatori sia già possibile e alla portata del mercato”, conclude Ungherese.
L’obiettivo di H&M è arrivare al 100% di capi riciclati e prodotti con altri materiali sostenibili: lo ha annuncia il Report sulla Sostenibilità relativo all’anno 2015 pubblicato lo scorso aprile, che mostrava un incremento costante nell’utilizzo di materiali provenienti da fonti sostenibili e progressi nell’uso di elettricità rinnovabili. “Ci siamo dati l’obiettivo – aveva detto Anna Gedda, Head of Sustainability di H&M – di diventare al 100% circolari, attraverso un dialogo continuo con esperti e con le parti interessate imposteremo diversi traguardi per raggiungere questo obiettivo: guidare il cambiamento verso una moda completamente circolare e sostenibile”.