Karl Lagerfeld, capsule collection dedicata al gatto Choupette
11 Ottobre 2017 - di Silvia_Di_Pasquale
PARIGI – Karl Lagerfeld, capsule collection dedicata al suo amato gatto Choupette. La linea animal friendly del kaiser della moda si chiama “Karl in New York”, Insieme al suo amico a quattro zampe lo stilista immagina di trascorrere una vacanza invernale a Manhattan. Il designer ha pensato al suo celebre felino con lui nella Big Apple, dove pattinano al Rockefeller Center, fanno shopping sulla Fifth Avenue e girano negli iconici taxi gialli.
Le grafiche scelte dallo stilista tedesco raffigurano Karl e Choupette con cappellini e sciarpe mentre pattinano sul ghiaccio e sorseggiano cioccolata calda. Sullo sfondo è lo Skyline di NY con le luci scintillanti della città. I patch applicati sono ricamati con pietre. Ci sono T-shirts e felpe, denim, magliette e maglieria. Per le festività c’è la gonna con giacca in bouclé frangiati, un elegante blazer smoking bianco e una gonna pieghettata. Gli accessori comprendono borse con borchie di perle con orecchi di gatto e fiocchi di neve. Tra gli accessori morbidi guanti, sciarpe, custodie per telefoni e berretti in cachemire.
Karl Lagerfeld è il direttore creativo delle maison Chanel e Fendi. Nel corso di un’intervista con Vanity Fair lo stilista ha parlatod el suo rapporto con la paternità (mancata nel suo caso):
“Ho bisogno del mio spazio e del mio tempo, e non voglio la responsabilità, preferisco essere il padrino ricco, ma poi i bambini tornano a casa dai genitori. Quelli come me non possono avere figli. Li vizierei a morte, li tratterei come Choupette, che è il centro della casa. E Choupette ha pranzato, e Choupette ha dormito, e Choupette ha fatto la pupù: grottesco. Ho messo da parte dei soldi per lei: dovesse succedermi qualcosa, chi la avrà in custodia disporrà di tutte le risorse per trattarla bene. E altri soldi li ho donati alla fondazione di Brigitte Bardot, perché non tutti i gatti hanno la fortuna di Choupette. Le due signore che se ne occupano la coccolano in modo anche esagerato, con baci, abbracci, che non sono neanche sicuro le piacciano. Io infatti non lo faccio. Però le permetto di dormire sul mio cuscino. E a volte non posso muovermi perché ha preso tutto lo spazio”.