Kate Middleton, testimone re(g)ale della moda british: tutte pazze per lei

Kate Middleton, testimone re(g)ale della moda british: tutte pazze per lei

18 Settembre 2014 - di Claudia Montanari

LONDRA – Sobria, semplice, regale ma sempre molto elegante. E, soprattutto, sempre smarty. Kate Middleton è entrata nei cuori delle ragazze inglesi. Complici, il suo modo di fare disinvolto ma mai invadente e, soprattutto, il suo stile: british, ma non troppo. In quel di Londra la Duchessa detta la moda più di Kate Moss e Victoria Beckam. Le sue scelte, sempre azzeccate, hanno aperto un varco tra l’inarrivabile mondo di Corte e le ragazze inglesi. Quasi nessuna di loro, almeno una volta nella vita, è rimasta immune nel consultare il blog “WhatKateWore.com“, per sapere cosa ha indossato la Duchessa e dove acquistare il capo.

Il fenomeno “Kate Middleton” è stato analizzato da Michela Proietti che sul Corriere della Sera ne fa un ritratto ben riuscito:

“Bella ma non fatale, secchiona e rapidissima nell’apprendere, supportata da una sicurezza sfacciata che l’ha portata a indossare un abito della catena low cost inglese Reiss per le foto ufficiali del fidanzamento scattate da Mario Testino, mentre qualsiasi altra Cenerentola avrebbe scelto un vestito da mille e una notte”

Il paragone con Lady Diana è spesso in agguato:

“Neanche Diana, di cui ha ripreso in mano il copione aggiungendoci l’happy end, era riuscita a fare tanto: trasformare gli eleganti ma sconosciuti marchi britannici in qualcosa di estremamente desiderabile. L’aristocratica Diana, dopo aver camuffato per anni il suo fisico monumentale in goffi abiti di vecchia fattura inglese, quando si è liberata di marito e guardaroba è esplosa tra le mani dell’italiano Gianni Versace. Kate ha conquistato il mondo prima con facili vestagliette prese nei grandi magazzini inglesi Jigsaw, dove ha anche lavorato (e dove pare abbia ricevuto nel suo ufficio la ferale telefonata di addio di William, ancora impreparato al matrimonio). Poi ha proseguito il suo defilé mediatico alternando sapientemente pezzi importanti (l’adorato Alexander Mc Queen, sfoggiato anche sull’altare) con capi da poche sterline ma nobilitati dalla sua stazza, regale e fisica: un metro e 78 d’altezza, gambe perfette sempre in mostra, che la Regina più di una volta le avrebbe suggerito di tenere meno in vista. La passione per il low cost ha dato dignità regale a capi prima indossa-e-fuggi: quando Clarence House ha annunciato la realizzazione del ritratto reale di Kate Middleton opera del noto artista figurativo Paul Emsle ha sorpreso tutti scoprire che la blusa indossata, in seta blu navy con un ampio e morbido fiocco, era di French Connection

Il blog «What Kate wore» passa in rassegna tutti i look e i pezzi importanti della storia della Duchessa:

“Dagli stivaloni Penelope Chilvers indossati nel prestigioso college scozzese di Sain Andrews dove è nato l’amore con William, fino agli abiti di Tory Burch, il marchio inglese diventato uno dei preferiti dalla duchessa, che oltre agli abiti sfoggiati in Nuova Zelanda, ha un debole per le ballerine con la fibbia. Ogni cosa che indossa diventa un oggetto da avere a tutti i costi e in epoca di spending review ha trasformato il riciclo nella più nobile delle abitudini, interrompendo la faticosa regola di non indossare mai più di una volta lo stesso abito in un’occasione ufficiale. Regola infranta soprattutto sul fronte delle scarpe: le zeppe Stuart Weitzman (uno degli stilisti più amati, nonostante sia newyorchese) sono state riutilizzate in più e più occasioni, le platform L.K. Bennett color nudo sembrano quasi una copertina di Linus. Adesso, con il secondo bambino in arrivo, sono in molti a scommettere che Kate riproporrà pezzi forti del suo guardaroba premaman. La rivista inglese Hallo ha dedicato una galleria di foto ai vari look della duchessa incinta, anche qui mix&match, da Mulberry a Top Shop. Le maternità, del resto, non fanno che aumentare i suoi followers: l’abitino celeste a pois bianchi della inglese Jenny Packham è andato a ruba in poche ore e il principino George è stato a sua volta trasformato in icona di stile. Stiliste prima note solo ai sudditi di Sua Maestà come Rachel Riley, raffinata designer della salopette indossata da George in Nuova Zelanda, hanno conquistato con un clic la fama mondiale. Per fortuna, a volte Kate-Re Mida, trasforma in oro anche qualche marchio straniero: la tutina Petit Bateau indossata dal principino George indossata per il suo primo compleanno e semi-ignorata nei negozi in giro per il mondo, dopo la scelta di mamma Kate è andata esaurita in meno di un’ora”