La nuova donna Versace: una regina cyber-rock
23 Maggio 2012 - di marina_cavallo
MILANO – La campagna Versace per l’autunno/inverno 2012-13 riflette interamente il mood della collezione, che veniva così presentata da Donatella Versace, lo scorso febbraio prima della sfilata: «La mia donna ha un’anima rock e una seduzione pericolosa. Vive vestita di pelle, di pizzo, di velluto e di cashmere sotto le luci fredde di una maglia di metallo, decorata di croci bizantine».
E in passerella si sono materializzate le redingote di velluto con le croci bizantine stampate, gli abiti di pizzo di una trama simile a quella delle ragnatele, gli stivali di pelle a rete, a volte lunghi fino a dove di solito arrivano le calze autoreggenti, con il tacco grosso e alto. Non ha sorpreso vedere l’abito bustier con una stampa lettering (le lettere di Versace), le marsine di nappa ricamate di jais, gli abiti in maglia di metallo come quella inventata da Gianni ma qui usata al rovescio per renderla più opaca o in una di nuova concezione ottenuta con dischetti legati da piccoli anelli.
Una collezione in cui la metamorfosi della donna Versace appare più compiuta che in altre precedenti, eppure è una collezione che rilegge la storia di Versace in un modo originale, senza nostalgie e senza citazioni. Si, è vero, ci sono le croci bizantine che hanno caratterizzato l’ultima collezione di Gianni Verace prima della mai abbastanza rimpianta scomparsa, c’è la maglia di metallo che Gianni aveva inventato e perfezionato negli anni. Ma questo non basta a definire una collezione «omaggio».
Più che un omaggio si caratterizza fortemente come una evoluzione, sia del marchio sia di Donatella. «Quella delle croci bizantine è l’ultima collezione che abbiamo fatto insieme, la nostra ultima ricerca», ha detto ancora la stilista «Ricordo che siamo partiti insieme per un viaggio in cui abbiamo visitato le chiese bizantine e siamo ritrovati con delle sensazioni incredibili. Ora, questo ricordo è riaffiorato improvvisamente. Ci voleva molto coraggio per affrontare il ricordo e ricavare questa collezione. Ma io sono una donna coraggiosa».
Coraggiosa come questa nuova donna Versace che ha il viso e la testa delle donne decise e il trucco della forza della giovinezza. Una nuova donna guerriera, o anche regina, del glamour. Una bizantina Tedodora cyber-rock.
E l’uomo Versace? Ormai completamente sedotto e dominato non può fare altro che adeguarsi al ruolo di “principe consorte”.