Campagne animaliste contro carne e pellicce? danneggiano il Made in Italy
3 Febbraio 2012 - di Claudia Montanari
Decine di milioni di italiani si vestono e si nutrono di prodotti di origine animale, altri milioni di persone ricavano il loro reddito da attività fondate sull’allevamento. Parte da queste considerazioni lo spunto del convegno dal titolo provocatorio “Viene prima l’uomo o la gallina?”, organizzato da Carlo Giovanardi (Pdl) alla Camera al quale hanno partecipato oggi tante soggetti diversi per testimoniare l’importanza delle proteine animali nell’alimentazione umana e non ultimo, il valore economico della filiera zootecnica, anche per altri comparti come la moda, e quindi la produzione di pellicce, la farmaceutica, il settore mangimistico e chimico.
“Il vero problema è rilanciare e potenziare le nostre eccellenze, – ha spiegato il senatore Giovanardi – ma il settore zootecnico rischia di andare in crisi per una martellante campagna animalista che contesta alla radice, ad esempio, la possibilità di utilizzare le pelli di animali per il Made in Italy. Di qui l’aggressione agli allevamenti, la presentazione di un ddl al Senato per proibire in Italia l’allevamento di animali da pelliccia e altre iniziative”.
Giovanardi ha quindi evidenziato che “pur nel pieno rispetto della sanità degli animali non bisogna privilegiare gli animali rispetto agli uomini perchè da ciò può dipendere la possibilità o meno di uno sviluppo economico”, un concetto che lo stesso Giovanardi ha ripreso da Monsignor Mauro Cozzoli, ordinario di Teologia morale alla Pontificia Università Lateranense che è intervenuto al convegno.
A rappresentare la filiera alimentare è intervenuto Luigi Scordamaglia, vicepresidente di Federalimentare e di Assocarni. “Il comparto zootecnico nazionale produce oltre 40 miliardi di euro di fatturato e comprende oltre 320mila allevamenti che, – ha spiegato – ogni giorno, forniscono prodotti di assoluta qualità e sicurezza. La produzione della carne avviene infatti, nel più rigido rispetto del benessere animale e i produttori sono i primi a farlo. Chi non diffonde queste verità è legato a una strumentalità dei comportamenti che speriamo cessi al più presto”.
Oggi si è voluto sottolineare il ruolo essenziale che la carne e gli altri prodotti di origine animale hanno in una dieta equilibrata come quella italiana. “La carne contiene delle proteine nobili che sono i vagoni più importanti di un ipotetico treno ad alta velocità – ha argomentato il nutrizionista Giorgio Calabrese – i vegetali sono solo una parte dei vagoni, ai quali manca la motrice o il vagone ristorante, quindi sono meno nobili. Dunque la logica quale è? Sposare la carne con i vegetali, con i legumi, con i cereali. Ma va ricordato che la carne è fondamentale per far crescere i bambini, per mantenere gli adulti, soprattutto la donne nel periodo fertile e poi aiutare l’anziano a sostenersi nella longevità”.
Fonte: Adnkronos