Milano Moda Donna, intimo in vista è trendy: cosa dirà Laura Boldrini?
30 Settembre 2013 - di Claudia Montanari
MILANO – L’intimo in vista? Ora è diventato trendy.
Sexy, anzi sexyssima. La donna della prossima collezione p/e 2014 sarà femminile e sensuale. L’intimo in vista è ormai diventato un trend irrinunciabile. Celato da bluse semi-trasparenti, più spavaldo in bella vista che fa capolino da una scollatura mozzafiato o orginalissimo, addirittura sopra altri indumenti, il reggiseno vedo non vedo (più vedo che non) ha spopolato sulle passerelle di Milano.
Scrive Simone Marchetti su D Repubblica:
“Quanti centimetri di pelle può scoprire una donna perché il suo abbigliamento venga considerato ‘decente’? Qual è il confine che stabilisce la differenza tra l’eleganza e la volgarità di una scollatura? E ancora: fino a dove può, deve arrivare una gonna prima che gli occhi di chi guarda non si sentano autorizzati ad affermare un giudizio negativo? A grande sorpresa, la settimana della moda milanese prova a dare una risposta a questa domanda. Con un imperativo categorico, per nulla banale. Tantissimi stilisti, infatti, chiederanno alle donne di indossare il reggiseno, la prossima estate, e di metterlo bene in vista, anche sopra gli abiti”.
Così il “lato A” diventa un vero e proprio oggetto di ribellione e sfida. Scrive Simone Marchetti:
“Ed ecco allora spiegata l’esplosione di reggiseni in bella vista su tutte le passerelle. Da Gucci ricordano le divise delle atlete, la potenza delle loro prestazioni; da DSquared rimandano alle pin-up degli anni Cinquanta; da Dolce&Gabbana sono un classico, riproposto anche in questa stagione; da Versace sono armi di acciaio e catene; da Salvatore Ferragamo diventano corpetti lussuosi di rettile; da Moschino possiedono l’irriverenza della provocazione; da Fausto Puglisi, infine, hanno la prepotenza dello stile della strada.
Per tutti, però, oltre la tendenza, oltre le ispirazioni, il reggiseno rappresenterà non solo l’accessorio su cui puntare durante la bella stagione del 2014, ma soprattutto il simbolo da esporre contro le convenzioni e persino contro le violenze riservate alle donne. Passato, infatti, il mito di vestire le donne da uomo per traghettarle verso una condizione di potere e di uguaglianza dei ruoli, nella moda di questa settimana si è notata una nuova, curiosa volontà: quella di restituire loro la loro fragilità, la loro differenza come fosse, di fatto, una ricchezza, una forza”.
E poi lei, Miuccia Prada, che osa il reggiseno addirittura sopra gli indumenti e spiega:
“Non voglio certo farne un discorso politico, però ho scelto questi dettagli perché raccontino la forza delle donne, la loro combattività, il desiderio, la necessità di rompere sempre e per forza delle barriere. Ovviamente non si fa certo la rivoluzione con un abito: questo lo so bene. Però il vestire può, deve diventare un atteggiamento mentale”.
Ora, però, la domanda sorge spontanea: cosa ne penseranno di tutta questa ostentazione Laura Boldrini e Anna Maria Tarantola? La prima che più volte si espressa contro la “donna oggetto e poco vestita” e la seconda, direttrice Rai, che è arrivata addirittura a cancellare la messa in onda sulla Rai del programma Miss Italia? Cosa penseranno, ora, di queste ribelli esibizioni della moda?