Moda, per il 46% delle donne italiane propone canoni irrealistici
21 Luglio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Il 46% delle donne italiane pensa che l’industria della moda promuova standard corporei non realistici. Al contrario, solo il 32% degli uomini ritiene che la fashion industry favorisca fisicità lontane dalla realtà. E’ quanto emerge da un’indagine del motore di ricerca sulla moda Stileo, con oltre 7 milioni di visite in Italia e 1,9 milioni di articoli provenienti da oltre 8.000 marchi. Il sondaggio mostra i risultati dell’indagine sulla moda, condotta a livello europeo, che vuole cogliere il legame tra il fashion retail, ossia la vendita al consumatore al pubblico sia essa da negozio fisico che on line, e il rapporto dei consumatori con il proprio corpo.
Il 48% degli uomini ha dichiarato che gli standard sono ugualmente irraggiungibili sia per gli uomini che per le donne, e quasi allo stesso modo anche le donne hanno risposto lo stesso (46%). La percentuale di donne che ritiene che gli standard per le donne siano più irrealistici è molto alta (45%), distanziandosi di poco dal risultato precedente. Invece, solo il 28% degli uomini intervistati pensa che i canoni di bellezza del proprio genere siano più complessi e difficilmente raggiungibili.
Un altro elemento di enorme rilevanza è la rappresentazione di diverse tipologie di fisico: in particolare, il pubblico femminile (81% delle donne contro il 68% degli uomini) ritiene che i fashion retailer abbiano il dovere di includere persone con fisicità diverse nelle campagne pubblicitarie per far sentire i consumatori più inclusi.
“La rappresentazione del corpo è il fattore principale per la decisione di acquisto?” A quanto pare no. Le persone tornano sempre alle esigenze di base e cercano il modello più adatto a loro e alle loro necessità. Alla rispettiva domanda “Hai mai dato priorità ai brand che promuovono l’accettazione del corpo quando acquisti articoli di moda?”, la maggior parte dei partecipanti al sondaggio (il 59% delle donne e il 58% degli uomini) ha risposto “No, non gioca un ruolo significativo nel mio processo decisionale, cerco solo l’articolo che mi valorizzi”. FONTE ANSA.