Pierre Cardin Anthology -(FOTO)
28 Novembre 2017 - di Claudia Montanari
Scostumista-Mentre si celebrano in pompa magna i 70 anni del Brand Dior con la bellissima mostra Christian Dior Coutrier du Rêve inaugurata a Luglio al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, il novantacinquenne Pierre Cardin celebra 70 anni delle sue creazioni attraverso un libro e una retrospettiva a Newport presentando 90 modelli iconici. Se con Christian Dior si ha una sorta di ritorno al passato per le linee, per le forme e per la reintroduzione del corsetto, lontano ricordo dopo l’intervento di Paul Poiret e Coco Chanel; Pierre Cardin, che da Dior è stato primo tagliatore dopo essere stato rifiutato da Balenciaga, viene ricordato soprattutto per il suo sguardo verso il futuro. Negli anni ’60, con Courrège e Paco Rabanne mostra un profondo interesse per lo spazio progettando abiti utopici; la sua è una moda “futurista”. Le creazioni uniche e futuristiche del couturier visionario, dal vestito Bubble alla linea Cosmocorps del 1964 (precorritrice della moda unisex), testimoniano il suo appetito per la sperimentazione. Il primo couturier a trasformare il suo nome in un marchio globale, l’universo creativo variegato e ambizioso di Pierre Cardin si estende a molte altre aree, dagli accessori, gioielli e profumi agli arredi per la casa, ai ristoranti raffinati (sua la catena dei ristoranti Maxim’s) e ad un festival annuale delle arti. Gli abiti degli anni ’60, squadrati, con tagli circolari e maniche che girano come orbite intorno alle braccia, sono icone dell’era spaziale. Gli elmetti da aviatore, le minigonne e i tubini colorati esprimevano l’esplosione di una nuova cultura giovanile. Pezzi iconici come i minidress del 1968 in “Cardine”, una fibra combinata da lui sperimentata che manteneva rigide le forme geometriche dei suoi abiti; l’impermeabile in vinile del 1969, il riflesso d’argento delle cerniere asimmetriche, le fibbie in acciaio, abiti in plexiglas, elmetti in feltro, accessori di plastica, occhiali a fessura portano l’alta moda verso una fantomatica era spaziale. Avanguardia è la parola chiave. Pierre Cardin è stato uno stilista concettuale, in grado di sviluppare una stessa idea per tutta una collezione. Anticonformista, scandalizza il mondo della moda quando nel 1959 introduce una linea prêt-à-porter in vendita presso i grandi magazzini Printemps- per tale motivo viene espulso dalla Chambre Syndicale. Si dichiara “Il primo socialista della moda” è stato infatti un precursore del fast-fashion di oggi, rendendo la moda una prerogativa non solo per ricchi. Piena di immagini affascinanti dagli anni ’50 ad oggi, questa antologia è la prima a mostrare una visione completa di Pierre Cardin dalla moda all’interior design, in un momento in cui le sue creazioni stanno vivendo una rinascita. Più che un semplice album di immagini avvincenti, questo volume racchiude l’intera opera di Cardin e ritrae la sua vita quotidiana come una ricerca costante di nuove espressioni creative. di Annapaola Brancia d’Apricena