Pinko rilancia la sua “it-bag” con un progetto a favore dell’Etiopia
26 Febbraio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Pinko per l’Etiopia. Dopo aver creato, negli anni 2000, un vero e proprio “must have” vendendo milioni di borse tra le fashion victim, Pinko rilancia la sua celebre bag-it con un progetto a favore dell’Etiopia. Il presidente Pietro Negra ha detto: “Con le Pinko Bag for Etiopia desideriamo rilanciare una nostra celebre icona, ma soprattutto vogliamo iniziare a produrre oggetti che suscitino emozione, per come sono stati realizzati, solo con il lavoro manuale degli artigiani. Credo che la globalizzazione possa diventare un fattore positivo se saprà portare benessere a culture e popolazioni ai margini del mondo, e se in occidente riuscirà a stimolare la curiosità della gente. La moda non ha il solo fine di essere se stessa”.
Marina Spadafora, stilista pioniera del design for Africa e Ambasciatrice Etica della Moda in Italia, è la creativa scelta da Pinko per dare vita alla nuova collezione di borse. “Fashion with a mission è il mio credo – spiega la stilista – e ho voluto esprimerlo in queste borse. I disegni riprodotti appartengono alle pitture corporee delle popolazioni indigene della Valle dell’Omo, non toccate dalla civilizzazione e a rischio di estinzione. L’Africa sarà il futuro, l’artigianato locale è un immenso tesoro che vive in simbiosi con l’ambiente. Pinko, che aderisce al progetto Fashion for Development (F4D) – l’iniziativa umanistica mondiale per lo sviluppo nei paesi del terzo mondo attraverso la moda – produce le Bag for Etiopia, in cotone 100% africano, in una fabbrica di Adis Abeba ecologica e sostenibile, in cui lavorano solo donne: “Ma è comunque lavoro, non charity – precisa Marina Spadafora – e anche se a piccoli passi darà un grandioso contributo all’autonomia economica delle donne e alla riconquista del rispetto nelle loro società”.
Fonte: Pambianco