Tiffany & Co

Qatar, colazione (sempre più) da Tiffany: ingloba altre azioni

7 Marzo 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – La “colazione da Tiffany” per il Qatar si fa sempre più abbondante, decidendo di accelerare la corsa e aumentando la sua partecipazione all’interno della nota gioielleria.

Attraverso il suo veicolo istituzionale Qatar Investment Authority (Qia), lo stesso fondo sovrano che solo pochi mesi fa aveva stretto un accordo con l’italiana Cassa depositi e prestiti per focalizzare investimento nel segmento lusso nel Belpaese, ha aumentato la sua quota nel gruppo di gioielleria acquisendo 3,2 milioni di azioni in più e arrivando all’11,27 per cento. Qia detiene al momento 14,3 milioni di azioni.

La notizia è arrivata ieri attraverso un comunicato della Sec, la Consob americana. Si tratta di un nuovo balzo in avanti dopo l’operazione dello scorso anno che aveva portato il Qia a detenere poco più del 5% del marchio di gioielleria, progressivamente aumentato al 7,83% a dicembre e 8,7% nel mese di febbraio.

Con questa nuova operazione, il Qatar ha ampliato il suo vantaggio sul secondo azionista di Tiffany, il gruppo di investimento Vanguard rimasto al 5,75 per cento. Il fondo di investimento sovrano del Qatar detiene anche i magazzini Harrods e una quota del 12,8% nel gruppo Lagardère. Sempre dal Paese arabo, ma in questo caso attraverso un investimento privato, l’emiro Al-Thani ha recentemente acquisito la maison Valentino.

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