Ralph Lauren p/3 2014: sapori swing e omaggi a Twiggy anni ’60
13 Settembre 2013 - di Claudia Montanari
NEW YORK – La sfilata ha avuto luogo nella scintillante New York ma il soggetto è indubbiamente Londra. Qella degli anni ’60, per la precisione. La collezione p/e 2014 griffata Ralph Lauren è un tributo agli Swinging ’60, alle minigonne alla Mary Quant. La Londra delle parigine nere e bebè a tronchetto di Twiggy.
La racconta così Ralph Lauren la primavera-estate 2014, una stagione dai sapori chic e vintage:
“Con questa collezione ho voluto celebrare una purezza dalle linee semplici e struttura estetica fresh che rende omaggio allo spirito audace e giocoso della Swinging London degli anni 60», ha spiegato il designer americano.
Alla guida di un colosso da quasi 7 miliardi di dollari di fatturato, nulla di quello che lo stilista crea è lasciato al caso. Piccoli pull dallo scollo profondo, pantaloncini dal taglio chic e abitini corti. Scrive Daniela Fedi su il Giornale:
“Intanto lemodelle sfilavano con quelle deliziose scarpe pumps consegnate al mito da Jackie Kennedy prima che da Catherine Deneuve nel film Belle de Jour girato da Buñuel nel ’67. Sopra sfoggiavano deliziosi completi gonna corta e piccola giacca a sacchetto nelclassico bianco ottico lanciato dall’epopea spaziale Usa che ha preceduto e ispirato lo stile di Courreges .
Qualcuna sfoggiava la versionecandidadel Peacott ( il giacchino doppiopetto da marinaio) e i soliti tailleur pantalone che nessuno sa fare bene come Ralph Lauren. Inoltre c’erano almeno tre nuove versioni della sua mitica Ricki Bag, la borsa più desiderata del mondo insieme alla Kelly e alla Birkin di Hermés. Maxi e con le stesse stampe grafiche a fiori bianchi e neri dei soprabiti di vernice, mini nelle identiche tinte fluo dei vari tubini tagliati benissimo e cuciti ancor meglio: le nuove Ricki fanno sognare”.
Una collezione dunque che strizza l’occhio al passato ma guarda anche al futuro. Una scommessa, quella di Ralph Lauren, che deve fare i conti con i suoi 6,4 miliardi di dollari di fatturato annuo. Perché bisogna vedere quante donne di Park Avenue abbiano voglia (e soprattutto il fisico) di immergersi nella complicata e controversa Twiggy che, si sa, di lei ce n’è una sola.