Renato Balestra: giovane primavera e pochi fiori, la magia del couturier FOTO
27 Gennaio 2018 - di Claudia Montanari
ROMA – Una collezione raffinata ed elegante, frizzante e contemporanea. Renato Balestra, che fa la storia della moda da almeno un sessantennio, si adatta ai tempi moderni pur conservando quella sartorialità e manualità di cui il Made in Italy ha disperatamente bisogno. Nelle meravigliose quattro sale di Palazzo Brancaccio a Roma Balestra ha proiettato gli ospiti in un verde giardino incantato, ordinato e di lusso, per la sua collezione Haute Couture S/S 2018.
Fiori a primavera? No. C’è poco dei selvaggi e disordinati giardini delle collezioni di altri stilisti. Renato Balestra, che di moda ne crea ormai da diversi lustri, guarda avanti e porta in passerella una collezione senza tempo, versatile, raffinata e di gran classe. Dopotutto si sa, Balestra è così. Ama la contemporaneità ma non può e non vuole (per fortuna) rinunciare alla cultura dell’arte e della bellezza.
Gli abiti, di alta sartoria e indiscutibile livello, si alternano tra giochi di organze, chiffon, fiori (pochi) e sapienti tocchi di cristalli. La collezione, che non appare mai leziosa, scorre fluida e piacevole. Il giardino, dicevamo, è il filo conduttore di tutta la collezione ma la vera magia di Balestra è quella di riuscire a rappresentare una giovane primavera pur presentando una ridottissima quantità di fiori. Delicati fili d’erba si posano su abiti raffinati, il verde si alterna in tutte le sue sfumature, da quella più tenue a quella più decisa, pur lasciando spazio al bianco, che evoca delicate margherite, e al blu notte, magica notte incantata.
Infine, Balestra porta in passerella -ancora una volta in anticipo rispetto a molti altri couturier- quella che si prospetta essere la tendenza delle stagioni future: i fiocchi. Un occhio al passato, un occhio al presente e uno al futuro. Tipico di Balestra che, tanto per citarne una tra le più recenti, nella collezione autunno/inverno 2012-2013 fu tra i primi a portare, di nuovo, il velluto in passerella. Tessuto poi comparso rapidamente nelle collezioni di molti altri stilisti. (FOTO: Valerio Novelli Ph).
di Claudia Emme