Roberto Cavalli, Maison venduta ai russi? “Vtb offre 500 milioni”
13 Agosto 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – La Vtb, banca con sede a Mosca e uffici in tutto il mondo, punta alla Maison Roberto Cavalli. Secondo il quotidiano finanziario Vedomosti sembra che la banca, una delle maggiori conglomerate della Russia e guidata dal presidente Andrey Kostin, abbia puntato la Maison italiana e sia disposta ad investire anche in proprio ma non per tutta la quota.
Scrive Daniela Polizzi sul Corriere della Sera:
“Già, perché la banca di Kostin in realtà starebbe negoziando soprattutto per conto di una pattuglia di investitori russi: famiglie, fondi, gruppi specializzati nel retail per moda e lusso, che aprirebbero al brand dello stilista fiorentino le porte di un grande mercato. Un’area messa in questo momento alle strette dalle sanzioni incrociate tra Russia e Ue. Ma dove i ricchi continuano ad aumentare la spesa per i beni di lusso. E per i big spender locali il brand Cavalli è tra i più desiderati”
IL NEGOZIATO –
“Lontano dai riflettori è stato avviato il negoziato che ha, come ovvio, il prezzo come punto di partenza. Rispetto alla valutazione di 450 milioni per il 100% della Roberto Cavalli elaborata dal fondo Permira a primavera, Vtb avrebbe valutato il gruppo 500 milioni. Una cifra importante visto che è pari a 13 volte l’ebitda atteso per l’esercizio in corso e 17 volte quello del bilancio scorso (sopra 25 milioni). Secondo quanto trapela, Cavalli starebbe negoziando un rialzo, forte di alcuni argomenti. Primi fra tutti, il piano di espansione dei negozi e le prospettive di recupero dei margini. Ma nel negoziato pesano anche altre componenti che possono incidere sul risultato finale a seconda di come vengono trattate. Un pezzo di rilievo è l’immobile parigino du rue du Faubourg St. Honoré, in carico a bilancio per 37 milioni ma accreditato di un valore di 90 da una perizia che è tra le carte della Roberto Cavalli spa”
Come si legge su il Messaggero:
“La chiusura dell’operazione è attesa ad ottobre. Ma ci sono ancora molti dettagli da definire. Tra le questioni ancora aperte anche il ruolo della moglie Eva nella futura governance italo-russa. Certo, è presto che parlare di un’operazione in dirittura d’arrivo. Ma se l’operazione dovesse andare a buon fine azionista di controllo del gruppo diventerebbe una delle tre banche russe colpite dalle sanzioni Usa ed Ue. Lo stesso istituto presieduto da quell’Andrey Kostin che già siede nel cda di Pirelli. Nel 2009 fu Clessidra a trattare l’ingresso, prima di scontrarsi con la crisi e cn le pretese della famiglia (che valutava l’azienda un miliardo). Per gli stessi motivi sono poi fallite le trattative con il fondo del Bahrein InvestCorp e anche con Permira. A inizio anno il private equity inglese valorizzava il gruppo 450 milioni. I russi sono capaci oggi di un’offerta ben più generosa, visto che Vtb Capital valuta Cavalli 37 volte l’ebitda 2013, esercizio chiuso con una crescita del 9,3% dei ricavi, a quota 201 milioni, e con un utile sceso da 359 a 159 mila euro”