Selfie a pantaloni sbottonati e FOTO inviata a H&M: ecco perché
18 Giugno 2016 - di lbriotti
Ruth Clemens ha 25 anni e come molte sue coetanee ama comprare pantaloni ed amici alla moda pagando poco. Tra i suoi negozi preferiti c’è H&M, il marchio svedese che negli ultimi anni è diventato il numero uno negli abiti low cost. E proprio in uno dei suoi ultimi giri di shopping, Ruth ha provato le taglie della catena per capire se queste sono reali oppure no.
“L’ esperimento” consiste nel provare una 44, la sua taglia. Se non le fossero entrati i pantaloni, ne avrebbe provate altre per capire cosa si nasconde dietro la politica delle taglie. La Clemens non è riuscita ad abbottonarsi i pantaloni taglia 44 e così, prima di provare un altro paio questa volta taglia 48, ha scattato un selfie ad i suoi pantaloni sbottonati.
Così, piena di frustrazione ma anche di rabbia, ha scritto un post su Facebook di accusa rivolto al colosso della moda svedese:
“Cara H&M sono una taglia 44, occasionalmente una 48, così ho deciso di provare i pantaloni della taglia più grande, sicura che sarebbero entrati, invece non è stato così. Non sono sovrappeso, non sono particolarmente alta o bassa e la mia corporatura è media. Perché stai facendo taglie non veritiere? Sono troppo grassa per la moda low cost?”
Secondo la giovane, il brand farebbe taglie troppo piccole nuocendo in questo modo alla salute mentale delle ragazze che vengono incitate da queste taglie striminzite a fare diete insane.
Ruth ha postato la “letterina” per H&M ricevendo in poche ore 72mila like e 10mila condivisioni.
H&M, vedendosi alle strette ha risposto così:
“Siamo spiacenti per la tua esperienza negativa, il nostro interesse è far trascorrere momenti piacevoli a tutti i nostri clienti. Facciamo abbigliamento per ogni corporatura, ma i tagli possono variare a seconda del modello e del tessuto. Apprezziamo la segnalazione e provvederemo a risolvere”.