Sergio Tacchini addio: chiude ultimo negozio e diventa cinese
29 Luglio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Sergio Tacchni chiude i battenti. Il prossimo 30 Settembre Sergio Tacchini chiuderà l’ultima boutique monomarca, a Gallarate, e diventerà a tutti gli effetti un prodotto cinese.
I nuovi proprietari del brand sportivo sono infatti i cinesi della holding H4T, che fa capo a Billy Ngok, presidente del gruppo Hembly International Holdings il quale nel 2007 aveva rilevato la società fondata dall’omonimo tennista novarese negli anni 60 per 42 milioni di dollari.
Si legge su “La Stampa“:
“La bandiera cinese sulla Tacchini ha iniziato a sventolare nel 2007, quando a salvare la società, che all’epoca sfiorava i 70 milioni di euro di debiti, arrivò Hembly International Holdings, uno dei principali gruppi asiatici di outsourcing e distribuzione di abbigliamento quotato alla Borsa di Hong Kong. Per accelerare i tempi, la H4T, una holding cinese che fa capo a Billy Ngok, presidente del gruppo Hembly, aveva preso in affitto il complesso aziendale e siglato un accordo di fornitura. Poi l’intera società è passata in mano a H4T. Un’operazione storica nel panorama imprenditoriale nazionale: per la prima volta i cinesi acquisivano un’azienda e un brand italiano di fama internazionale. La proprietà asiatica ha costituito ora una nuova società, Wintex, che si occuperà della valorizzazione del marchio: Tacchini resterà un’icona dell’abbigliamento, ma di italiano avrà solo il nome”.
Oggi, sempre secondo La Stampa, la produzione in Italia è ridotta ai minimi termini e a Bellinzago è rimasto solo il settore amministrativo e commerciale con una sessantina di addetti. Di questi, una parte andrà alla Wintex(nuova società costituita da H4T che si occuperà della valorizzazione del marchio) altri resteranno a presidiare il reparto commerciale, mentre per altri ancora si parla di cassa integrazione.