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Lusso: solo per ricchi machi i jeans di alligatore

14 Marzo 2012 - di marina_cavallo

Anche se in materia di lusso pensavate di aver visto quasi tutto, dai super citati rubinetti d’oro massiccio nei bagni dei panfili di ricchi sceicchi, alle pellicce di zibellino per arabe facoltose che abitano in posti dove il termometro non scende mai sotto i 30 gradi per cui sono costrette ad indossarli solo ….all’interno di case con l’aria condizionata a mille, sarete comunque impressionati dall’ultimo parto della sfrenata fantasia e inventiva di un marchio italiano: Tardini, brand sinonimo di super-lusso (nata nel 1958 è l’unica azienda italiana a lavorare a mano le pelli di alligatori mississipiensis) per una ristretta élite di consumatori sparsi in tutto il mondo, lancia la sua personalissima interpretazione del jeans, che da indumento da lavoro diventa addirittura uno status symbol: ha realizzato infatti un modello in alligatore “ganterie”, (una pelle molto morbida e sottile solitamente utilizzate per produzioni di guanti e capi d’abbigliamento).


Per poterli realizzare occorrono ben quattro pelli di alligatore e una particolare maestria artigianale: infatti è stato studiato un gioco di squame perpendicolari che accentua la lunghezza della gamba aiutando a slanciare la figura.
E le rifiniture non sono da meno: le minuterie metalliche, il bottone snodato e i rivetti bicolori, sono realizzate su disegno originale e “finiti” in palladio ed oro pallido.
Chissà, forse se Marlon Brando tornasse in vita e dovesse reinterpretare il suo film cult “Pelle di serpente” invece di adottare come indumento distintivo la giacca di pitone si farebbe conquistare dai jeans di coccodrillo…. così “machi”!