Tiffany & Co. “fatica” nel 2012, ricavi in calo. Ma nel quarto trimestre cresce
27 Marzo 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Tiffany & Co. ha presentato i risultati finanziari del quarto trimestre e l’anno fiscale che si è concluso il 31 gennaio 2013.
Nel trimestre, in tutto il mondo, le vendite nette sono aumentate del 4% e l’utile dell’1%. Sui 12 mesi, invece, le vendite nette sono cresciute del 4%, a 3,8 miliardi di dollari, mentre l’utile netto è diminuito del 5%, a 416 milioni di dollari (circa 320 milioni di euro). I ricavi del gruppo newyorkese sono cresciuti in America del 2%, in Europa del 3% e nella regione Asia-Pacifico del 13%.
Tiffany nel corso dell’anno fiscale 2012 ha aperto 28 nuovi negozi a gestione aziendale: 13 in America (4 negli Stati Uniti, 6 in Canada, 2 in Messico e 1 in Brasile), 8 in Asia-Pacifico, di cui sei in Cina, 1 in Australia, 1 a Singapore, 2 in Europa (in Francia e in Repubblica Ceca) e 5 negli Emirati Arabi Uniti.
Al 31 gennaio 2013, il gruppo americano aveva all’attivo 275 negozi (115 nelle Americhe, 66 in Asia-Pacifico, 55 in Giappone, 34 in Europa e cinque negli Emirati Arabi Uniti) rispetto ai 247 punti vendita (102 nelle Americhe, 58 in Asia-Pacifico, 55 in Giappone e 32 in Europa) di un anno fa.
Secondo il CEO Michael J. Kowalsky, il 2013 dovrebbe permettere di recuperare tra il 6% e il 9% dei profitti. Per incrementare la crescita, il gruppo punta su nuove collezioni, un’ulteriore espansione retail e il potenziamento attraverso i media online.