Allarme settore tessile, Tronconi: “16.000 posti di lavoro a rischio, come 2 Ilva”
15 Ottobre 2012 - di Claudia Montanari
MILANO – Non è un cielo sereno quello che si prospetta nel settore moda per la fine del 2012, che chiuderà con un fatturato in calo del 4.4% a 50 miliardi di euro circa, in conseguenza soprattutto del calo del -3.3% del mercato interno. È quanto ha annunciato Sistema Moda Italia, sulla base di previsioni effettuate in collaborazione con il Prof. Serati, Associato di Politica Economica presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC.
Il “segno negativo” sarà non solo per il fatturato, ma anche per tutte le principali variabili economiche con cui si contabilizza l’andamento del settore Tessile-Moda. Unica eccezione è costituita dalle esportazioni (+0,7%), che resteranno interessate da una dinamica positiva, senza comunque risultati brillanti.
Scrive Pambianco che l’export è stimato, nei dodici mesi, a circa 27,1 miliardi di euro, mentre l’import evidenzia, dopo un biennio di crescite molto sostenute, una contrazione del -7,3%, restando, comunque, su livelli superiori ai 18,8 miliardi di euro. A fronte delle suddette stime relative al commercio con l’estero, il saldo commerciale presenterà un deciso miglioramento (+25,5% rispetto al 2011), corrispondente a oltre 1,6 miliardi di euro, superando così gli 8,2 miliardi di euro.
Peraltro, anche nel 2012 non si interromperà il ridimensionamento del settore in termini di aziende attive ed occupati. Le prime sono attese calare del -2,5% (ovvero di quasi 1.300 unità), mentre con riferimento agli addetti la contrazione prevista è di 16.088 posti di lavoro (-3,6%).
Michele Tronconi, Presidente di Sistema Moda Italia, ha commentato: “Un calo per dimensione e drammaticità sociale pari alla ipotetica sommatoria della perdita di 2 ILVA, che si aggiunge ai circa 70.000 posti di lavoro persi dal 2006 al 2011. Ciò nonostante, il settore ha contribuito e contribuisce in maniera significativa al pagamento della bolletta petrolifera, a tener alta la bandiera del made in Italy nel mondo e a dare lavoro a oltre 430.000 addetti.”