Valentino: nuova boutique e capsule collection vintage
27 Febbraio 2012 - di Claudia Montanari
MILANO- Il modo migliore per presentarsi alla Milano Fashion Week? Ci ha pensato Valentino che per celebrare i 50 anni della Maison ha inaugurato durante la settimana milanese della moda un nuovo concetto di negozio e una capsule collection vintage. Il negozio, di oltre 860 mq su due piani, al 20 di via Montenapoleone, è stato pensato dall’architetto David Chipperfield insieme ai due direttori creativi Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli per trasmettere ai consumatori i nuovi codici del brand senza dimenticare l’heritage di Valentino. Gli spazi dello store sono stati suddivisi come se fossero stanze private in cui il cliente si sente accolto in una atmosfera familiare in cui ci si prende cura di lui e dove il prodotto fa la parte del leone. “Questo negozio ha una valenza strategica molto importante e ci permette di proporre al nostro consumatore una shopping experience totale – ha dichiarato il CEO Stefano Sassi – la maison negli ultimi anni, da quando Chiuri e Piccioli sono alla guida della parte stilistica, ha vissuto un periodo di forte evoluzione che con questo concept nuovo ci presenta con una visione completamente rinnovata”.
“Sicuramente questo è il punto di partenza che vedrà nei prossimi 3 anni vestire i principali flagship store Valentino nel mondo. Inoltre nei prossimi tre anni tra la prima linea e la Red apriremo circa 40-50 punti vendita principalmente in Asia ed Estremo Oriente”.
La Maison ha chiuso il 2011 con un fatturato di 322,4 milioni di euro, in crescita del 17,5% rispetto ai 274,3 milioni del 2010. “Quasi il 40% in più rispetto a due anni prima” – continua il manager – credo si sia innescato un trend positivo delle vendite sia a livello retail che wholesale, grazie al lavoro fatto dal team sul prodotto”. Tutti i mercati di riferimento, infatti, sono cresciuti a doppia cifra trainati dall’Asia che a livello retail ha avuto in incremento del 36%.
“Nei prossimi anni l’ammontare degli investimenti per lo sviluppo del marchio – conclude Sassi – saranno considerevoli, e si svilupperanno sia sull’apertura di nuovi monomarca che sul refurbishing di quelli esistenti”.
Fonte: Pambianco