Vestirsi bene: talento innato o buon senso? Qualche consiglio
5 Settembre 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Alzi la mano chi, bighellonando su qualche spiaggia affollata o semplicemente guardandosi intorno durante questi mesi estivi non si è sorpresa, almeno una volta, a ridere inorridendo, o viceversa, per qualche mise improbabile vista addosso a qualcuno.
Un tempo l’Italia era, e in parto lo è tuttora, il simbolo di una certa eleganza, di donne e uomini vestiti in maniera sempre impeccabile e originale; la decadenza dei costumi, ma molto più probabilmente una certa globalizzazione del gusto, dei marchi in circolazione e delle tendenze in generale ha fatto sì che anche noi, un tempo ufficialmente detentori di bellezza e stile, spesso cadiamo nel cattivo gusto o nel ridicolo, vestendoci sempre peggio.
Che il gusto evolva e sia soprattutto una questione soggettiva è cosa nota, e non è certo di questo che si vuole discutere; ciò che invece meriterebbe una riflessione in più è la nostra tendenza, e con “nostra” si intende soprattutto femminile, a lasciarci andare a mode, capricci, orrori e stranezze che la tv, qualche improbabile soubrette o un nuovo stilista a caccia di notorietà ci propinano, senza nessuna etica e, naturalmente, senza alcun gusto.
Come fare allora per coniugare attenzione alla moda e buon gusto, senza lasciarci sedurre da capi o accessori che non solo ci rendono ridicole, ma spesso hanno solo il potere di svuotarci il portafogli? La risposta, e non bisogna certo essere esperti di moda per affermarlo, è piuttosto semplice ed è nascosta in una domanda che bisognerebbe farsi sempre quando si è in procinto di fare nuovi acquisti o di prepararsi ad uscire per un appuntamento importante: “Ma a me questo abbigliamento come sta?”. Questa semplice domanda, a cui bisognerebbe rispondere con la maggiore sincerità possibile, potrebbe davvero farci risparmiare tante brutte figure, qualche soldino, e magari potrebbe aiutarci a trasformarci nelle donne eleganti e sexy che abbiamo sempre voluto essere.
Come sempre tutto ciò che è facile a dirsi lo è molto meno a farsi e spesso non si ha una percezione chiara del proprio corpo; anche per questo la rete è sempre più affollata di siti e blog che dispensano consigli in base alla propria altezza, costituzione, colore di capelli ecc. Quello che però spesso questi siti non sottolineano è quanto sia importante, ancor prima di scegliere qual è l’abbigliamento più adatto a noi, accettare il proprio corpo e sentirsi a proprio agio nei vestiti che si indossa; come potremo infatti, ad esempio, risultare sexy con una minigonna inguinale di pelle se non faremo altro che allungarcela sulle gambe per timore di essere guardate troppo? Molto meglio allora “ripiegare” su qualcosa di meno eccentrico o “modaiolo”, ma che ha il potere di farci sentire noi stesse.
Lo stesso discorso vale per tutte quelle “novità” che ogni anno gli esperti della moda ci propongono e che invadono letteralmente in varie versioni, dalle più sofisticate alle più kitsch, negozi, outlet e bancarelle; ancora una volta, l’unica arma per uscirne illese è porsi spassionatamente la “magica” domandina e, in caso di risposta negativa, andare dritte per la propria strada, con la certezza che non è seguendo ossessivamente la moda del momento che saremo più amate, apprezzate, pagate ecc.
Per chi infine non vuole proprio sviluppare una propria consapevolezza o un personale gusto estetico, ecco alcuni semplici suggerimenti per essere sempre eleganti o, per lo meno, per non imbruttirsi deliberatamente:
– Leggins, fantasie accese e abbigliamento strech generalmente stanno bene solo a chi è molto snello, ed è inutile spiegare anche il perché. Con questo non si vuole certo dare inizio ad una sorta di “nazismo estetico” e resta ovvio che ognuno è e deve sentirsi libero di azzardare l’abbigliamento che più lo soddisfa; sarebbe un peccato però credere anche di valorizzarsi, quando ci si sta solo imbruttendo.
– ” Ogni occasione vuole il suo abbigliamento”, recita un detto popolare e in esso vi è molta verità; ecco che dunque, per esempio, chiedersi se i tacchi vertiginosi che si indossano siano adatti o meno alla grigliata sulla spiaggia a cui stiamo per andare è un buon inizio per onorare questo proverbio, che suggerisce quanto spesso “elegante” sia sinonimo di ” appropriato”.
– I look eccessivi o stravaganti necessitano di una forte personalità. Se invece si è timide, timorose del giudizio altrui o alla costante ricerca di approvazione, molto meglio optare per qualcosa di più tradizionale, che ci permetterà di sentirci più sicure di noi, e quindi più belle.
E per chi fosse ancora indecisa sull’argomento o sentisse fortissimo il richiamo del “cafonal”, ecco una delle tante perle di saggezza lasciateci dalla mitica Coco Chanel, lei sì vera icone di stile e femminilità:” Se una donna è mal vestita si nota l’abito. Se è impeccabile, si nota la donna”.