Zuhair Murad Spring 2019 Couture
24 Gennaio 2019 - di Claudia Montanari
PARIGI – Grazie, Zuhair Murad. Grazie a nome di tutte le amanti dell’Alta Moda. In un momento di abbrutimento generale delle forme, delle linee e delle nuove creazioni, Zuhair Murad insieme a pochi altri designer portano una ventata di haute couture che sembra essere un sospiro di sollievo dopo troppi minuti di apnea.
La metafora non è casuale. Zuhair, infatti, ci porta nel mondo incantato delle sirene e degli Oceani. Trattandosi di Couture, gli oceani sono immaginati come dei parchi fantastici, certamente non come futuri ambienti desolati e inquinati dalla plastica. Il tema sulla sostenibilità ha ancora molta strada da fare.
Zuhair ci ha regalato però una collezione che fa bene agli occhi, al cuore e all’anima in un momento di imbarbarimento della moda in cui la fanno da padrone i più ostinati incapaci e sedicenti artisti.
Il maestro di moda ha omaggiato gli appassionati con una collezione da sogno, una tavolozza magica, un mondo incantato di iper-femminilità. Qualità che, niente più niente meno, ricalcano ciò che specifica il memò dell’invito: HAUTE COUTURE.
Perché alta moda non deve far rima con tremenda. Significa invece perfezione. Significa che i vestiti si debbano adattare in modo unico al corpo di chi lo indossa.
Grazie monsieur Murad, per aver sempre presente che un abito deve sottolineare la bellezza della donna che lo indossa, piuttosto che essere uno strumento di marketing di massa.
di Claudia Emme