Concerto 1° maggio: Luca Barbarossa conduttore
1 Aprile 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
Concerto 1° maggio: Luca Barbarossa conduttore. Il cantautore e conduttore radiofonico italiano, 54 anni, condurrà l’edizione 2016 del Concertone del primo maggio, il tradizionale appuntamento, promosso come sempre da CGIL, CISL e UIL ed organizzato anche quest’anno da iCompany e Ruvido Produzioni, che dal 1990 raduna nel giorno della Festa dei Lavoratori migliaia di spettatori in una delle piazze più importanti di Roma, Piazza San Giovanni in Laterano, per otto ore di musica.
“Sono particolarmente emozionato nel tornare sul palco del Primo Maggio di Roma come conduttore – ha dichiarato Barbarossa – Da cantante so bene che scarica di adrenalina si riceve da quella piazza. È un’onda positiva in cui si fondono musica e contenuti importanti che riguardano tutti noi. Ringrazio gli organizzatori per la fiducia che mi hanno accordato”.
Tra gli ospiti del concertone gli Skunk Anansie; Vinicio Capossela; gli Asian Dub Foundation; il balkan rock dei bosniaci Dubioza Kolektiv; i Modena City Ramblers, che si esibiranno con la Fanfara di Tirana; i TheGiornalisti e Coez.
Luca Barbarossa è nato a Roma il 15 aprile 1961. E’ sposato dal 1999 con Ingrid Salvat. Ha tre figli: Flavio Barbarossa, Margot Barbarossa, Valerio Barbarossa. Sua moglie è francese. Non a caso il giorno dopo le stragi di Parigi lo scorso 13 novembre, ha scritto sulla sua pagina Facebook:
“Mia moglie Ingrid è francese, i nostri tre figli: Valerio, Flavio e Margot sono per metà italiani e per metà francesi. Siamo distrutti per i tanti parenti ed amici coinvolti direttamente ed indirettamente in questa tragedia. Avevamo passato una giornata bellissima ieri, a fare musica nel centro di Bologna. Una vera festa con Luca Carboni Gianni Morandi e Red Ronnie. È quasi impossibile pensare che mentre noi cantavamo Lucio Dalla e Claudio Lolli con tanta gente felice e divertita per questo spettacolo improvvisato, a Parigi c’erano degli individui che mettevano in atto un’azione così crudele e devastante contro dei giovani che assistevano a un concerto. Cantavamo a Bologna, si cantava a Parigi quasi nello stesso istante. La libertà di vivere per avvicinarci al giusto e al bello è, e sempre sarà, la nostra forza. Siamo vulnerabili proprio perché liberi, siamo disarmati perché viviamo in pace, una pace conquistata col sacrificio e la determinazione dei nostri padri. Laveremo il sangue, il dolore resterà in ognuno di noi ma le nostre convinzioni non crolleranno. Nella storia ogni schiavitù generata dal fanatismo è stata spazzata via dalla forza inarrestabile della libertà. Siamo francesi, siamo italiani, siamo europei e siamo liberi”.