Ligabue sul nuovo album Made in Italia: “Volevo raccontare…
17 Novembre 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – “Volevo raccontare l’Italia e i suoi difetti, il mio sentimento frustrato nei confronti di questo Paese. E’ nato così questo concept album, il mio primo, dove a guidare l’ascoltatore è lo sguardo di Riko, uno normale”. Luciano Ligabue spiega così Made in Italy, il suo nuovo disco di inediti in uscita domani (Zoo Aperto/Warner Music), ma ci tiene a precisare che “non si tratta di un concept album come quelli a cui siamo sati abituati negli anni Settanta, con tanti parti strumentali, questo è un album di canzoni, ognuna delle quali può vivere autonomamente”. Troppo facile non pensare che Riko, diminutivo di Riccardo, secondo nome del rocker, non sia in realtà lo stesso Ligabue.
“Riko è il mio alter ego, è la vita che avrei potuto vivere se non avessi trovato uno che ha pagato il primo disco, oppure è una vita parallela in un’altra dimensione spazio-temporale. Chissà… Quello che è vero – sottolinea ancora il Liga – è che Riko mi ha permesso di mandare avanti lui, più incazzato di me, meno fortunato di me. Un gioco, che mi ha preso la mano, e mi ha permesso di essere libero, anche di giocare con i generi perché stavolta mischio funk, reggae, swing e rock come non ho mai fatto prima”. Il disco è venuto fuori tutto d’un fiato, “con un flusso creativo che finora non avevo mai provato. Non sapevo neanche che sarebbe stato il mio prossimo disco”. E presto, per Ligabue che proprio non è capace a stare un po’ fermo, archiviati gli stadi, archiviato il grande concerto al Parco di Monza, arriva anche il tour nei palasport: il via il 3 febbraio da Roma.