Vasco Rossi, a Lucca la mostra ufficiale della rockstar
11 Luglio 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
Foto storiche, video 3D, manoscritti e oggetti rari di Vasco Rossi esposti al Real Collegio di Lucca fino all’8 agosto. “Vasco – La Mostra” è l’ esposizione che raccoglie centinaia di foto, rarità e memorabilia, spartiti attraverso i quali è possibile ripercorrere per intero la carriera dell’artista, dal 1977 a oggi. Percorrendo gli oltre 1300 mq. della mostra, i visitatori avranno l’opportunità di entrare nel mondo di Vasco, scegliendo sala per sala la modalità di incontro preferita.
Dal percorso cronologico tradizionale, che raccoglie oltre 500 scatti d’autore tra fotografie storiche, iconografiche e inedite e alcune ore di filmati che mostrano concerti, interviste e rarità, sarà possibile passare in pochi passi ad aree in cui la storia del Blasco la si (ri)vive in prima persona attraverso le proiezioni di foto 3D su maxi schermo, ai video dei suoi “live” più famosi. Ma anche l’interazione con il backstage delle copertine, che trasporterà i visitatori nel set di “Sono Innocente”; l’ascolto di Vasco DJ a Punto Radio negli anni settanta e l’app mobile della mostra, con cui si attivano aree nascoste e si possono approfondire i contenuti. V
era e propria chicca della mostra è la sezione dedicata al Live Kom 016, il tour della rockstar appena concluso allo stadio Olimpico di Roma, attraverso gli scatti e i video inediti dei 4 concerti e osservando da vicino l’abito di scena indossato da Vasco durante il concerto. E ancora spartiti, rassegne stampa, dischi rari, manifesti, biglietti dei concerti e manoscritti originali e autografi della stesura di alcune canzoni (“Gli spari sopra” e “Vivere”, tra le altre) lasceranno a bocca aperta anche i fan più esigenti.
“La mia grande soddisfazione è stata dare credibilità al rock italiano – ha detto Vasco Rossi ad aprile – Ho capito che dovevo trovare un linguaggio più diretto di quello usato dai cantautori per arrivare al pubblico. Così ho scoperto che la storia di una canzone non necessariamente va raccontata per intero, si possono lasciare spazi vuoti che vengono riempiti dall’immaginazione del pubblico”.