Dormire bene: le ore necessarie? Ad ognuno le sue
5 Marzo 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – Quali sono le regole per un buon sonno? Lo stress della vita quotidiana, passata a districarsi tra lavoro, impegni e famiglia. A farne le spese è, a volte, una delle azioni più importanti della nostra giornata: dormire.
Sarebbe bene capire che la stessa attenzione che si pone nel vivere al meglio quando si è svegli dovrebbe essere usata anche nel momento del sonno.
Innanzitutto bisogna sapere che, per una buona resa mentale, è fondamentale dormire le ore necessarie al nostro fisico per rigenerarsi. Non vi è un numero esatto, l’importante è sentirsi bene. La media di bisogno di sonno, nella specie umana, si aggira intorno alle otto ore nell’età adulta, ma è molto variabile. Ci sono brevi dormitori che si fermano a cinque ore per notte e lunghi dormitori che arrivano a nove.
Tuttavia, vi è una media di ore per notte che in genere sono necessarie per un buon riposo a seconda dell’età:
– Dalla nascita ai 3 anni: oltre 12 ore
– Dai 4 ai 10 anni: 10 ore
– Dagli 11 ai 14: 8–9 ore
– Dai 15 ai 19: 8 ore
– Dai 20 fino oltre i 50 anni: 7–7,5 ore
– Dai 60 anni in su: 6 ore
Le ore di sonno necessarie per un buon riposo, tuttavia, sono molto soggettive. Tanto da parlare di ipnotipo. La durata del sonno riguarda, infatti, l’equilibrio metabolico-energetico di un individuo nel suo complesso. Per questo ognuno di noi presenta un particolare ipnotipo che indica il bisogno di sonno dell’organismo per recuperare e rigenerarsi.
È bene sapere che non esiste un ipnotipo standard, così come non esiste un numero canonico di ore per definire il sonno “normale”.
Il bisogno di riposo è personale e varia da individuo a individuo.
L’insonnia è dunque un’esperienza soggettiva che non può essere diagnosticata semplicemente in base al numero di ore dedicate al sonno: vi è infatti chi dorme un numero alto di ore, ma è insoddisfatto della qualità del sonno e presenta disturbi diurni in base ai quali può essere comunque definito insonne.
Come per esempio chi, a causa dei micro-risvegli notturni, non ha un sonno continuativo e si sveglia al mattino già stanco e non riposato. In questi casi per risolvere il problema può essere utile assumere un integratore alimentare di melatonina che migliora la qualità e la durata del sonno.
D’altro canto vi è anche chi, pur dormendo poche ore a notte, si sente riposato e non presenta alcun tipo di problema o disturbo correlato all’insonnia.